Covid-19 sindrome infiammatoria multisistemica adolescenti
Foto di Alexandra_Koch da Pixabay

La sindrome infiammatoria multisistemica negli adolescenti, nota anche come sindrome infiammatoria multisistemica pediatrica temporaneamente associata al Covid-19, è una rara ma grave complicanza dell’infezione a questa fascia d’età che si verifica generalmente dalle due alle sei settimane dopo l’infezione da Covid-19. Questa condizione è stata riscontrata per la prima volta nell’aprile del 2020 ed è caratterizzato da febbre, infiammazione sistemica e il coinvolgimento i organi multisistemici.

Si ipotizza che la patogenesi di MIS-C comporti una risposta immunitaria disregolata all’infezione da SARS-CoV-2 e la genetica dell’ospite potrebbe alterare la suscettibilità allo sviluppo di questa condizione. Come sappiamo nel dicembre 2020 è stato autorizzato il vaccino in adolescenti pari a 16 anni. Il CDC e la FDA hanno incluso MIS-C in un elenco di eventi avversi di particolare interesse per il monitoraggio della sicurezza del vaccino.

 

Sindrome infiammatoria multisistemica, riscontrata negli adolescenti dopo la vaccinazione Covid-19

Ora tutti i vaccini autorizzati richiedono la segnalazione di questa condizione dopo la vaccinazione da Covid-19. Esperti internazionali di vaccinazione e farmacovigilanza hanno anche sostenuto la necessità di un attento monitoraggio di MIS-C dopo la vaccinazione. I pazienti con MIS-C di solito si presentano con febbre persistente, dolore addominale, vomito, diarrea, eruzioni cutanee, lesioni mucocutanee e, nei casi più gravi, con ipotensione e shock. I ricercatori ipotizzano che la possibile causa sia una risposta immunitaria iperattiva al Covid-19 in pazienti che sono predisposti geneticamente a questa sindrome.

Tuttavia lo studio ha cercato di capire se questa condizione si sia verificata anche dopo essere vaccinati contro il Covid-19. I risultati hanno suggerito che ben 21 adolescenti, tra tutti quelli analizzati, soddisfacevano le condizioni di questa sindrome infiammatoria. Anche se alcuni dei giovani non hanno prove di aver contratto il Covid-19, i ricercatori pensano che molto probabilmente questi erano asintomatici. Oltre 21 milioni di adolescenti di età compresa tra 12 e 20 anni hanno ricevuto una o più dosi di vaccino COVID-19, quindi il tasso di segnalazione complessivo per MIS-C dopo la vaccinazione è di 1 caso su milione di persone.

Questi tassi risultano essere notevolmente bassi rispetto ai giovani della stessa fascia d’età non vaccinati che avevano contratto il Covid-19. Proprio perché non vaccinati quest’ultimi possono avere maggior probabilità di sviluppare questa sindrome. Gli esperti esortano i genitori a vaccinare i loro adolescenti poiché solo il 57% dei giovani di età compresa tra 12 e 17 anni è completamente vaccinato.

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