
Anche se può sembrare incredibile, uno dei grandi ostacoli nella lotta alle malattie infettive è la sfiducia che alcune fasce di popolazione nutrono nei confronti dei vaccini, dubbi che sembrano essersi intensificati durante questa pandemia. Nonostante ciò, la domanda di vaccini anti COVID-19 in tutto il mondo è piuttosto alta, il che è un punto positivo nell’attuale lotta a questo maledetto virus. Tuttavia, gli esperti temono che i crescenti dubbi alimentati dagli ultimi rapporti mettano a rischio l’ambizioso obiettivo di porre fine a questa pandemia.
In un articolo sulla rivista Science, i ricercatori confermano che il sentimento dell’opinione pubblica nei confronti dei vaccini è piuttosto volatile di fronte alle difficoltà tipiche degli sviluppi scientifici e dell’attuale infodemia.
Gli eventi avversi nello sviluppo del vaccino durante la pandemia hanno sollevato non pochi dubbi
L’esempio più recente sono i diversi casi di coagulazione rilevati in alcuni destinatari del vaccino sviluppato dal laboratorio AstraZeneca e dall’Università di Oxford. Sebbene non sia stato dimostrato che il vaccino sia la causa di questi episodi, molte persone ne hanno sviluppato una grande paura e alcuni governi hanno persino preferito sospenderne la somministrazione alla popolazione, sebbene solo per pochissimi giorni.
Il problema è che, qualunque sia l’esito in questo caso particolare, è molto probabile che tali rapporti influenzino la fiducia delle persone – anche quelle più convinte – in altre opzioni. Anche nel prossimo futuro molte persone potrebbero astenersi dal farsi vaccinare, sia contro il COVID-19 che contro altre malattie, a causa di questo tipo di eventi avversi.
Stigmatizzazione delle persone che temono i vaccini
A questo si aggiunge anche una certa stigmatizzazione delle persone che mostrano dubbi sui vaccini in questa pandemia, il che potrebbe incoraggiare ulteriormente i gruppi anti-vaccino.
Tuttavia, non possiamo dimenticare che si tratta di esseri umani con diritti e motivi per dubitare. Le persone che divagano sull’efficacia o la sicurezza dei farmaci possono aver bisogno di migliori fonti di informazione o gettare basi migliori per confermare la logica delle loro paure, ma questo è difficilmente ottenuto in termini discriminatori.
Il che ci porta alla necessità di affrontare meglio i dubbi sui vaccini, sia in questa pandemia che in future emergenze. I messaggi devono essere trasmessi con empatia, evitando di stigmatizzare chi dubita, una strategia d’oro in diversi campi del sapere e della vita.