
Un progetto presentato dai ricercatori della Northwestern University mira a partire dall’esame dei filtri dell’aria degli aerei per verificare se al loro interno si annidano tracce di Covid-19. Il progetto è stato sostenuto dalla Fondazione Walder. I ricercatori propongono di cercare prove della presenza del SARS-CoV-2 nei filtri degli aeroplani e con le informazioni che raccolgono saranno in grado di sapere come, quando e dove i virus entrano e si diffondono nei Paesi. La proposta di monitorare i voli renderebbe più facile tracciare il Covid-19, piuttosto che i passeggeri.
In cosa consiste il progetto che si propone di ricercare tracce di Covid-19 nei filtri dell’aria degli aerei
Il leader del progetto, la ricercatrice Erica M. Hartmann, spiega che i sistemi di filtraggio degli aerei sono progettati per intrappolare le particelle sospese nell’aria. “Finora“, spiega, “è in gran parte ignoto se possiamo trovare o meno virus sui filtri degli aeroplani. Vogliamo scoprire se questo può essere fatto e, se possibile, come queste informazioni potrebbero espandere i nostri attuali sforzi di sorveglianza“.
Questo progetto vede anche la partecipazione del Discovery Partners Institute, anche interessato allo studio dei filtri nell’abitacolo degli aerei. Hartmann afferma che questo progetto è una vera sfida, poiché se riusciranno a rilevare i patogeni nei filtri potranno anche valutare se è fattibile raccogliere campioni di Covid-19 se esistono.
L’analisi dei filtri potrebbe svolgere un ruolo importante nella lotta al Covid-19
Nel caso in cui agenti patogeni come il Covid-19 possano essere rilevati nei filtri degli aeromobili, potrebbe attivare un allarme precoce prima che i passeggeri entrino nei Paesi. I governi e gli enti sanitari dei diversi Paesi avrebbero nelle loro mani la possibilità di sapere in anticipo quando una persona è portatrice del virus. In questo modo, i funzionari manterrebbero un controllo più accurato sui passeggeri che potrebbero rappresentare un rischio se entrassero nel Paese. Sarebbe anche possibile creare un sistema di allerta precoce nelle città per prevenire il prima possibile la diffusione del virus.
Né dobbiamo tralasciare il fatto che il Covid ha rappresentato un vero problema per le compagnie aeree internazionali. Attualmente, da quando è scoppiata la nuova variante omicron, le compagnie aeree hanno subito perdite economiche significative. Molte compagnie aeree europee hanno deciso di operare “voli fantasma” per non perdere gli slot . Gli slot (diritti di volo) sono spazi di decollo e atterraggio molto ambiti dalle compagnie aeree. Ecco perché non sono rari i voli fantasma, per non perdere questi privilegi.
A causa della comparsa dell’ondata omicron, le compagnie aeree europee hanno dovuto cancellare migliaia di voli. Una di queste compagnie aeree è Lufthansa, compagnia tedesca che è stata costretta a cancellare 33.000 voli di linea per il periodo gennaio/marzo 2022. Lufthansa dovrà operare 18.000 voli fantasma perché non vuole perdere i suoi slot privilegiati.