L’inquinamento da plastica negli oceani è un problema imminente, a cui gli scienziati stanno disperatamente cercando una soluzione. Ovviamente impedire che la plastica finisca nei mari rimane la scelta migliore per affrontare il problema, ma si stanno cercando di ridurre i livelli di plastica già presenti.
Un modo potrebbe essere quello suggerito da un articolo scientifico, ossia di navi che sono in grado di convertire la plastica già presente in diesel blu per auto alimentarsi. La rimozione di isole di plastica offre l’opportunità di riportare i nostri oceani ad uno stato più incontaminato.
Inquinamento da plastica, le navi potrebbero convertita in diesel blu
Per permettere questo le navi devono raccogliere e immagazzinare la plastica prima di trasportarla in un porto e questo richiede molti soldi e sacrifici. Invece i rifiuti di plastica oceanici possono essere convertiti in carburante a bordo, ad esempio, utilizzando la liquefazione idrotermale. Quest’ultima prevede la rottura della plastica riscaldandola a circa 500°C e sottoponendola a pressioni estreme. Il risultato finale di questo processo è il diesel blu, che potrebbe poi essere trasformato in un combustibile utilizzabile.
Utilizzando questa tecnica ogni anno potrebbero essere rimosse 11.500 tonnellate di rifiuti di plastica. Tuttavia gli autori suggeriscono che questo metodo non è cosi veloce per arginare il problema e sono presenti alcuni svantaggi. Le navi per funzionare hanno bisogno di enormi quantità di diesel per funzionare, il che significa che ci sono enormi quantità di emissioni di carbonio.
Mentre per le auto e i veicoli si stanno trovando metodi di propulsione alternativi, come i veicoli ibridi ed elettrici, per le barche di grandi dimensioni non sono presenti risultati di questo genere. Nel 2018 il 2,9% di tutte le emissioni di anidride carbonica a livello globale proveniva dalle emissioni del settore marittimo.
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