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Foto di Magda Ehlers da Pexels

Come suggeriscono gli esperti, esiste una correlazione tra dieta e demenza senile, con pensieri che suggeriscono che alcuni cibi che mangiamo possono offrire notevoli benefici per la salute del cervello. Secondo un nuovo studio esistono delle verdure che potrebbero prevenire la perdita di memoria più a lungo. La demenza è il termine generale per definire la ridotta capacità di ricordare, pensare e prendere decisioni che possono compromettere la nostra quotidianità.

I dati suggeriscono che una persona su 14 di età superiore ai 65 anni soffre di demenza, nel Regno Unito. Il numero sale a uno su sei nelle persone di oltre 80 anni con l’Alzheimer, la malattia più comune associata alla demenza. Sebbene questa malattia non abbia ancora una cura, gli esperti suggeriscono che alcuni fattori nello stile di vita possono trattenere i sintomi più a lungo.

 

Dieta e demenza, quali cibi aiutano a prevenire questa malattia?

Come sappiamo il sonno, l’esercizio fisico e il consumo di alcol sono tutti fattori fondamentali nel mantenere il cervello sano, la dieta è uno dei modi migliori per assicurarci di alimentare il nostro cervello con sostanze nutritive. Seguire una dieta mediterranea può ridurre fino al 53% la possibilità di sviluppare l’Alzheimer, secondo numerosi studi. Questo stile di dieta possono inoltre rallentare il declino cognitivo e aumentare la memoria verbale.

Alcuni cibi compresi nel piano alimentare, come frutti di bosco, pesce, noci e alcuni gruppi di verdure sono utili per stimolare la memoria. Secondo il piano alimentare le persone dovrebbero assumere un minino di 6 porzioni di verdure a foglia verde ogni settimana. Quest’ultime includono anche l’insalata e possono essere assunte come contorno di una proteina. Inoltre non dobbiamo preoccuparci se aumentiamo un po’ la quantità di queste verdure, in quanto possono portare ancora più benefici al nostro organismo.

I ricercatori inoltre hanno suggerito che coloro che mangiavano verdure a foglia verde erano l’equivalente di 11 anni più giovani di quelli che evitavano le verdure. Ciò avviene perché sono i nutrienti presenti in queste verdure a renderle cosi benefiche. Luteina, vitamina K, nitrati, folati, alfatocoferolo, beta-carotene e kaempferolo sono stati tutti identificati come attori chiave nel potenziamento della salute cognitiva.

Tuttavia non solo le verdure a foglia verde sono cosi benefiche per il nostro cervello. Esistono numerose verdure che possono portare notevole benessere al nostro organismo. Nonostante questo però gli esperti dicono che le diete non sono un “panacea”, e dovrebbero essere seguite come un suggerimento piuttosto che come una solida soluzione. Può essere prudente seguire tali diete anche con prove suggestive, piuttosto che provate, riguardanti i loro benefici cognitivi.

Foto di Magda Ehlers da Pexels