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Foto di Luisella Planeta Leoni da Pixabay

La tecnologia digitale è ormai onnipresente nella nostra vita quotidiana e soprattutto nella vita degli adolescenti, tanto da far preoccupare gli esperti riguardo problemi di salute mentale collegati proprio all’utilizzo eccessivo di tecnologia e social media. Proprio per esaminare questo collegamento un nuovo studio di Oxford ha esaminato i cambiamenti nelle associazioni tra impegno tecnologico e salute mentale a livello nazionale.

I risultati sono molto contrastanti: l’impegno tecnologico è di meno rispetto alla depressione negli ultimi dieci anni, mentre i social media è più forte rispetto a problemi emotivi. Ci sono dunque poche prove riguardo l’aumento di associazioni tra impegno tecnologico e salute mentale negli adolescenti.

 

Adolescenza, nessuna correlazione tra tecnologia digitale e salute mentale

Qualsiasi comprensione riguardante l’adolescenza, a fino ad oggi, non può essere completa se non viene apprezzata la tecnologia digitale e i social media, in quanto sono diventati la loro quotidianità negli ultimi decenni. Accompagnando questa crescita della popolarità delle tecnologie digitali, in alcuni paesi sono state osservate tendenze al ribasso nella salute mentale degli adolescenti. Sebbene ci sia un ampio campo di ricerca nell’associazione, ci sono poche prove valide che l’uso della tecnologia causi una diminuzione della salute mentale.

Tuttavia è sempre più crescente la preoccupazione di possibile effetti negativi della tecnologia. Più recentemente, è stato suggerito che anche i videogiochi abbiano prodotto una generazione di criminali violenti, ma da allora questo argomento è stato confutato. Le nuove tecnologie stimolano la ricerca che si concentra sulle loro nuove caratteristiche distintive, portando i ricercatori a trascurare i cambiamenti dipendenti dal tempo all’interno delle associazioni della tecnologia con la salute mentale e quindi trattarli come fissi.

Detto ciò una comprensione più accurata di come i bambini e i giovani sono influenzati dalle nuove tecnologie sarebbe consentita studiando i loro effetti nel tempo. Tuttavia poiché i ricercatori hanno ipotizzato che gli effetti della tecnologia siano fissi, almeno due modifiche dipendenti dal tempo hanno eluso i test sistematici. Quando emergono i timori su una nuova tecnologia, le preoccupazioni sulle tecnologie precedenti vengono in gran parte abbandonate.

 

Stabilire se le tecnologie precedenti siano davvero dannose

Poiché l’interesse si sposta altrove, ci sono pochi o nessun test per verificare se gli effetti delle tecnologie precedenti siano effettivamente aumentati o diminuiti nel tempo. Alcune tecnologie potrebbero avere un’influenza sempre più dannosa sulla salute mentale degli adolescenti in virtù della loro natura dinamica.

Quando una nuova tecnologia raggiunge la popolarità, caratteristiche distintive emergono per spiegare perché ci si dovrebbe preoccupare di questa nuova innovazione rispetto alle precedenti. Rilevata poca attenzione a come gli effetti di una determinata tecnologia potrebbero cambiare nel tempo man mano che le offerte si espandono. Questo è del tutto veritiero per i social media i cui algoritmi cambiano ripetutamente per attirare l’attenzione. Rimane un’ipotesi ragionevole, ossia che la possibile influenza di queste tecnologie sulla salute mentale possa presentarsi con il tempo proprio per la loro natura dinamica.

Uno studio precedente ha suggerito che l’uso pesante dei social media era collegato al benessere e all’autostima negativi tra gli adolescenti. Altri fattori che influenzano la salute mentale dei giovani includono la pandemia di coronavirus. Il Regno Unito ha annunciato un investimento di 500 milioni di sterline in servizi di salute mentale, di cui 79 milioni destinati a bambini e giovani.

Foto di Luisella Planeta Leoni da Pixabay