
Un coronavirus molto simile al SARS-CoV-2 è stato trovato più di dieci anni fa in Cambogia da un team di ricercatori. A novembre e dicembre 2010, l’UNESCO e le autorità cambogiane hanno invitato i ricercatori del Muséum National d’Histoire Naturelle di Parigi a esplorare varie località nel nord della Cambogia. L’obiettivo era studiare la biodiversità dei pipistrelli, vicino al Tempio di Preah Vihear.
Durante questa indagine è stato catturato un gran numero di specie di pipistrelli, inclusi otto tipi di pipistrelli a ferro di cavallo (genere Rhinolophus ), che sono di grande interesse per i virologi, poiché sono il serbatoio di tutti i sarbecovirus , il gruppo di coronavirus che include il SARS-CoV e SARS-CoV-2, rispettivamente responsabili dell’epidemia di SARS nel 2002-2004 e dell’attuale pandemia covid-19.
Nel 2020, dieci anni dopo la spedizione, i campioni conservati in un congelatore a -80°C sono stati rimossi e testati dall’Institut Pasteur of Cambodia (IPC) per cercare il sarbecovirus. Un test PCR ha mostrato due risultati positivi ed è stato avviato un sequenziamento completo del genoma.
Ben due varianti
Due varianti di un virus vicino al SARS-CoV-2 sono state scoperte in due pipistrelli della specie Rhinolophus shameli che i ricercatori hanno catturato nel 2010, in una grotta nella provincia di Steung Treng.
La scoperta è importante perché il virus è il primo trovato fuori dalla Cina e molto vicino al SARS-CoV-2. Tutti quelli precedentemente descritti sono stati rilevati in animali catturati in Cina, compresi due virus trovati in due specie di pipistrelli Rhinolophus, nel sud della Cina, e altri due virus divergenti trovati in pangolini sequestrati dalle dogane cinesi, nelle province di Guangdong e Guangxi.
Il virus cambogiano è stato rilevato in una specie di pipistrello endemica del sud-est asiatico che non si estende oltre lo Yunnan, dove sono stati trovati i due precedenti virus SARS-CoV-2 simili a pipistrelli.
L’implicazione diretta è che virus simili a SARS-CoV-2 circolano da diversi decenni in tutto il sud-est asiatico e nello Yunnan e che diverse specie di pipistrelli potrebbero aver scambiato questi virus nelle caverne in cui vivono.
I ricercatori cinesi hanno condotto ricerche sui sarbecovirus in tutto il Paese da circa 15 anni e hanno trovato più di 100 virus simili alla SARS-CoV, ma solo due sono correlati al SARS-CoV-2. I nuovi dati convalidano quindi l’ipotesi che i virus simili al SARS-CoV-2 siano presenti principalmente nel sud-est asiatico. I dati supportano indirettamente l’ipotesi che il gruppo SARS-CoV-2 abbia effettivamente avuto origine nell’Asia continentale sudorientale. Le popolazioni di Cambogia, Laos, Thailandia e Vietnam sembrano essere molto meno colpite dalla pandemia di Covid-19 rispetto ad altri Paesi della regione, come Bangladesh, Myanmar, Malesia, Filippine e Indonesia. Ciò suggerisce che le popolazioni di questi quattro Paesi potrebbero beneficiare di un livello di immunità di gruppo ai sarbecovirus.
I risultati di questa indagine sono disponibili gratuitamente sul sito web bioRxiv e sono in attesa di revisione tra pari.