Scienziati americani hanno inviato sulla Stazione Spaziale Internazionale gruppi di cellule nervose, chiamate mini-cervelli, che si stanno sviluppando in modi che i ricercatori non ritenevano possibili. Gli organoidi sono stati creati dalle cellule staminali dal biologo Alysson Muotri, dell’Università della California, San Diego, prima di essere messi in una scatola e inviati nello spazio.
Una volta sulla Stazione Spaziale Internazionale, si replicheranno “come un matto”, ha detto Muotri. Ora il suo team ha scoperto che gli organoidi emettono onde cerebrali – schemi complessi di attività neurale – simili a quelli dei bambini prematuri. Questa bizzarra scoperta potrebbe persino costringere gli scienziati a ripensare ai limiti dei mini organi creati in laboratorio e alle questioni etiche che li circondano.
Lo studio
Dopo aver collegato i mini-cervelli ai robot a forma di ragno per leggere la loro attività neurale, Muotri ha scoperto tali onde cerebrali, il che potrebbe significare che gli scienziati si stanno avvicinando alla capacità di generare una vita parzialmente cosciente in laboratorio. “Più ci si avvicina all’obiettivo, più è probabile creare un cervello capace di provare dolore, agonia e angoscia” , ha detto Christof Koch, presidente dell’Allen Brain Institute.
Il cervello umano è così complesso che gli scienziati non sanno ancora tutto sulle sue dinamiche di funzionamento, motivo per cui la creazione di mini-cervelli è così pertinente: rispetto a un cervello naturale, questi organoidi sono semplici ammassi di cellule nervose, che simulano alcune caratteristiche, ma che raggiungono a malapena la superficie delle loro capacità.
Tuttavia, uno studio, pubblicato sulla rivista Cell, suggerisce che i mini-cervelli potrebbero essere più complessi di quanto pensassero i ricercatori. Se le onde cerebrali scoperte nei mini-cervelli a bordo della ISS sono un segno che gli organoidi possono essere in grado di essere consapevoli, i neuroscienziati dovranno affrontare un grosso dilemma etico – poiché le loro esperienze potrebbero creare e distruggere una vita autocosciente, simile a umano. “È incredibile. Nessuno sapeva se questo fosse davvero possibile” , ha detto Giorgia Quadrato, della University of Southern California, che non è stata coinvolta nello studio.
Il biologo ha sottolineato che questi mini-cervelli non hanno ancora raggiunto livelli di attività umana, nonostante siano stati confrontati con i bambini prematuri.
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