Oggigiorno, per diverse esigenze etiche o di salute, sono sempre più richieste e più consumate, le bevande vegetali che sostituiscono il latte vaccino. Tra i tanti prodotti disponibili, sono molto apprezzati il latte di mandorla ed il latte di avena. Ma qual è il più indicato tra questi per la nostra salute?
Le bevande vegetali
A queste bevande vegetali sono spesso aggiunti dei nutrienti per compensare le carenza nutrizionali nei confronti del latte tradizionale, che sappiamo essere un alimento completo. Ma, perché di origine animale o a causa di intolleranze ed allergie, non tutti possono berlo.
Ecco dunque che si ricorre a bevande alternative come il latte di mandorle o quello di avena, a cui sono aggiunti ad esempio nutrienti come le vitamine D e B12 ed il calcio, poiché queste bevande ne sono prive naturalmente. Queste aggiunte li rendono delle bevande più idonee dal punto di vista nutrizionale.
Il latte di avena
Il latte d’avena è composto essenzialmente da una miscela di avena ed acqua filtrata per ottenere una bevanda liscia che assomiglia e ha un sapore simile a quello vaccino. A questo, oltre ai nutrienti possono però essere aggiunti anche conservanti e dolcificanti.
A seconda della marca e delle aggiunte, questa bevanda può essere un ottima fonte di vitamina D, il latte d’avena ne contiene infatti il 20% della dose giornaliera raccomandata. Inoltre fornisce il 25% dell’assunzione giornaliera raccomandata di calcio ed il 45% dell’assunzione giornaliera raccomandata di riboflavina, nota anche come vitamina B2. Inoltre contiene circa 3 grammi di fibre, che aiutano la digestione e prevengono la stitichezza.
Il latte d’avena è particolarmente indicato per chi soffre di intolleranza al lattosio o allergie alle noci poiché essendone totalmente privo. Ma di contro ha molte calorie ed un contenuto di grassi più elevati rispetto al latte di mandorle, contiene infatti circa 7 grammi di zucchero. Inoltre questa bevanda non è consigliabile, ovviamente, per chi è allergico od intollerante all’avena e anche chi è celiaco deve prestare attenzione nello scegliere questa bevanda, in quanto anche se l’avena non ne contiene potrebbe essere contaminata nella produzione.
Il latte di mandorla
Anche il latte di mandorla è prodotto a partire da mandorle ed acqua. Spesso contiene zuccheri aggiunti e addensanti come carragenina e gomma di guar e vi possono essere aggiunti anche nutrienti come la vitamina D e la vitamina E.
Una tazza di latte di mandorle può dunque arrivare a contenere 7,5 mg di vitamina E, ovvero il 50% della dose giornaliera raccomandata. Questa vitamina è importante per la vista, la riproduzione, il sangue, il cervello e la salute della pelle. Inoltre una porzione di questa bevanda contiene 450 mg di calcio, ovvero il 35% della dose giornaliera raccomandata.
Il latte di mandorle è naturalmente privo di lattosio, glutine e soia, ed è quindi particolarmente indicato per i celiaci e chi ha intolleranza al glutine o al lattosio. Inoltre ha un ridotto apporto calorico, ed è dunque adatto anche per chi segue regimi alimentari ipocalorici. Il latte di mandorle però non è una fonte sostanziale di proteine e ovviamente non è indicato per chi abbia un’allergia alle mandorle o alle noci.
Quale scegliere dipende da noi
In conclusione, sia il latte di avena che quello di mandorle sono delle valide e salutari alternative ai latticini. La scelta tra i due dipende più che altro da particolari esigenze nutrizionali, o da eventuali allergie ed intolleranze.
Ma dal punto di vista nutrizionale, non c’è una grande differenza. Le differenze più significative sono i carboidrati e le calorie di la bevanda di mandorle è più povera.
Foto di pasita wanseng da Pixabay