Millimetro per millimetro, i capelli sono una vera e propria registrazione su diario della nostra dieta. Poiché le ciocche di capelli sono costituite da amminoacidi, preservano le tracce chimiche delle proteine nel cibo che mangiamo.
Un team di scienziati dell’Università dello Utah, negli Stati Uniti, ha analizzato campioni di capelli di centinaia di volontari per indagare sulla rispettiva dieta e ha trovato piccole variazioni che sembravano essere influenzate dalla loro situazione economica. Nell’articolo scientifico, pubblicato il 3 agosto su Proceedings of the National Academy of Sciences, gli scienziati hanno scritto che i volontari provenienti da aree con un livello socioeconomico inferiore hanno proporzioni più elevate di proteine da animali nutriti con mais.
Gli alimenti hanno proporzioni diverse di isotopi stabili, atomi dello stesso elemento con pesi leggermente diversi. Quando consumiamo il cibo, questo si scompone in amminoacidi e gli isotopi, come il carbonio e l’azoto, raggiungono tutte le parti del corpo, compresi i capelli.
La ricerca
L’analisi condotta dal team universitario nordamericano ha mostrato variazioni nelle proporzioni degli isotopi dei capelli, a livello locale e nazionale. I valori degli isotopi di carbonio erano correlati al costo della vita nei codici postali analizzati.
I campioni raccolti nella Salt Lake Valley hanno permesso di esaminare più in dettaglio i fattori alla base di queste variazioni: secondo gli autori, gli isotopi di carbonio nei capelli sono direttamente correlati al prezzo del taglio di capelli nel sito campione. “Non avremmo mai immaginato che sarebbe stato possibile stimare il costo medio di un taglio di capelli, conoscendo i valori degli isotopi di carbonio“.
L’analisi ha rivelato che le firme degli isotopi simili al mais predominavano nelle aree con uno status socioeconomico inferiore. I ricercatori hanno anche calcolato le tendenze dell’indice di massa corporea (BMI) per alcuni codici postali e hanno scoperto che i rapporti isotopici erano anche correlati ai tassi di obesità.
In futuro, questo metodo potrebbe essere utilizzato per valutare la dieta di una comunità e il suo impatto sulla salute, al fine di ottenere dati più accurati. Inoltre, può essere utile negli studi volti a comprendere le opzioni alimentari tra diversi gruppi di età e diversi gruppi socioeconomici.