Con incontri a cui hanno partecipato solo poche persone e trasmissioni delle cerimonie andate in onda in televisione e sui social network, la scorsa domenica la Bolivia ha dato il suo benvenuto al capodanno 5528 dell’Amazzonia andina. Come tutte le celebrazioni di questa era, anche questa festa che probabilmente in pochi conoscono è stata colpita dalla pandemia di coronavirus.
Dall’alba, negli apachetas alla periferia della città e nei punti panoramici, piccoli gruppi dedicati alla musica nativa ed alcune autorità hanno iniziato gli atti di benvenuto del nuovo anno, con il solstizio d’estate.
Rituali lontani ed affascinanti
Rituali andino-amazzonici sono stati eseguiti anche in altre destinazioni turistiche come Isla del Sol, Tiwanaku ed El Alto, a La Paz; e Samaipata, nel dipartimento di Santa Cruz.
Durante le cerimonie, i pochi partecipanti sono stati visti indossare le immancabili e necessarie mascherine, guanti e altri accessori per la biosicurezza per prevenire la diffusione del Covid-19.
In tempi di restrizioni è necessario seguire le buone norme. Ciò non toglie che le antiche tradizioni possono essere onorate grazie ad alcune accortezze. In tutto il mondo, da Stonehenge all’Italia a tanti siti avvolti dal misticismo hanno onorato l’ingresso dell’estate. Ma, se vi recate in Bolivia, sappiate che sarete nell’anno 5528!