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Un uomo di colore è morto negli Stati Uniti, George Floyd. L’ennesimo vittima della brutalità della polizia in un paese che sembra aver fatto una normalità di questi avvenimenti. Evidentemente non è così visto la risposta della popolazione. In poco tempo sono nate proteste ovunque. In tutti i 50 città della federazione le persone sono scese in piazza, chi con intenti pacifici di protesta, chi con altri.

Un evento che ha avuto trazione anche oltre oceano, in tutto il mondo tanto che molti paesi si sono scordati dell’esistenza della pandemia pur di mostrare la solidarietà a un paese in cui la questione razziale non è mai stata risolta.

Non solo persone comuni però, anche le grandi compagnie hanno iniziato a mostrare il proprio appoggio. Molti eventi, eventi live streaming visto la situazione di emergenza, sono stati rimandati in onore dell’uomo morto, un uomo che è diventato un simbolo. E a omaggiarlo ci ha pensato anche Bansky, con una nuova opera.

 

Bansky e l’opera tributo a George Floyd

Le parole di Basnky in merito: “Subito avevo pensato che avrei dovuto restare in silenzio e ascoltare le persone nere su questo argomento. Ma perché dovrei farlo? Il problema non è loro, è mio. Le persone di colore sono tradite dal sistema. Il sistema bianco. Questo sistema difettoso sta rendendo la loro vita una sofferenza, ma non è compito loro risolverlo. Non possono. Nessuno li lascerà nell’appartamento al piano di sopra. Questo è un problema bianco e se i bianchi non lo risolvono, qualcuno dovrà venire di sopra e aprire la porta.”