Forse non lo sapete, ma in questo periodo l’attività solare è talmente ridotta da entrare in una fase di Grande Minimo Solare. Questo significa che per un po’ il Sole sarà privo di macchie solari quasi come se si stesse relativamente spegnendo. Questo ha portato il campo magnetico terrestre ad indebolirsi e ora la Terra è indifesa contro raggi cosmici e radiazioni solari. Dal Kansas ora arriva una nuova avvisaglia, fulmini rossi nel cielo, meglio noti come Red Sprite (Spettro Rosso). Tutti questi indizi suggerirebbero un nuovo Grande Congelamento imminente.
Lo Spettro Rosso è un fenomeno elettrico atmosferico che genera strane e fugaci forme nel cielo come una tempesta di fulmini rossi. Normalmente però non è possibile vedere lo Sprite ad occhio nudo poiché dura veramente pochi secondi. Il cacciatore di tempeste del Kansas, Michael Gaven tuttavia è riuscito a vedere i fulmini rossi scattando persino qualche foto. Alcuni Sprite sembravano gigantesche meduse rosse dipinte nel cielo e il fenomeno è stato avvistato anche in più aree del Nebraska.
Secondo gli esperti questi fulmini rossi sarebbero collegati al periodo di Grande Minimo Solare in cui ci troviamo. Con l’indebolimento del campo magnetico ora i raggi cosmici dello spazio si riversano sul sistema solare e questo può portare i Red Sprite a manifestarsi nell’atmosfera terrestre. In sostanza si stanno formando dei percorsi conduttivi che genererebbero il fenomeno elettrico. Questi secondo gli scienziati sono chiari segnali di imminenti catastrofi come un possibile nuovo Grande Congelamento e violenti eruzioni vulcaniche.
Un nuovo Grande Congelamento in arrivo? La storia continua a ripetersi
Ad oggi sono 115 i giorni in cui l’attività del Sole è ridotta al minimo, il che significa che il 2020 è sulla buona strada per superare il record di 281 giorni del 2019. Si tratta del ciclo solare più debole degli ultimi 100 anni e più l’attività solare resterà al minimo più la Terra subirà un raffreddamento. Normalmente infatti il Grande Minimo Solare viene spesso associato a periodi di freddo glaciale.
Un valido esempio di questo fenomeno è il minimo di Dalton del 1816, periodo storico noto anche come “l’anno senza estate”. La scarsa attività solare di quel periodo ha portato infatti ad un abbassamento della temperatura media terrestre. Il freddo globale che ne scaturì portò gravi conseguenze quali carestie, rivolte e la morte di milioni di persone. Un altro esempio ne è anche il minimo di Maunder che si verificò dal 1645 al 1715 portando ad una “Piccola Era Glaciale”. Anche in questo caso l’abbassamento di attività del Sole portò a temperature fredde estreme.
Ora pare che la storia si stia ripetendo. Il clima terrestre è ciclico e mai lineare, e i precedenti freddi glaciali potrebbero darci un’idea del drammatico e potenziale futuro che ci aspetta. Se il Grande Minimo Solare proseguirà presto o tardi potremo confrontarci con un nuovo Grande Congelamento. Prima la pandemia di Covid e ora questo. Il mondo è preparato per confrontarsi con una tale calamità?