Negli ultimi anni, le città si sono riempite di piante d’appartamento: ficus, monstera, orchidee e piante grasse popolano balconi, salotti e uffici. Con l’aumento dell’attenzione verso il verde domestico, è emersa anche una nuova figura professionale: il plant sitter, ovvero colui che si prende cura delle piante quando i proprietari sono assenti.

Il termine richiama immediatamente il più noto “pet sitter”, ma l’ambito è decisamente diverso. I plant sitter offrono servizi su misura per garantire il benessere delle piante: innaffiature programmate, controllo dell’umidità, esposizione alla luce, trattamenti antiparassitari e consigli personalizzati per ogni specie vegetale.

Plant sitter a domicilio: la nuova professione green che conquista le città

Questo tipo di servizio si rivela particolarmente utile durante le vacanze estive, quando molti lasciano le proprie case per settimane. In assenza di amici o vicini esperti, il plant sitter rappresenta una garanzia per chi non vuole trovare le proprie piante secche al ritorno.

Ma non si tratta solo di ferie: molte persone ricorrono a questi esperti anche in caso di traslochi, periodi stressanti o semplicemente per apprendere buone pratiche di giardinaggio urbano. Alcuni plant sitter, infatti, offrono anche consulenze formative, piccoli workshop e interventi di “pronto soccorso botanico“.

Il profilo del plant sitter è vario: ci sono botanici, agronomi, appassionati con anni di esperienza e anche giovani formati tramite corsi specifici. In alcune città, si sono formate vere e proprie reti di professionisti del verde, con servizi prenotabili online e recensioni dei clienti.

Una digitalizzazione che ha contribuito alla crescita del fenomeno

Anche le app hanno cominciato a intercettare il trend: alcune piattaforme mettono in contatto plant sitter e utenti, consentendo di selezionare il professionista più adatto in base al tipo di piante e alla zona geografica. Una digitalizzazione che ha contribuito alla crescita del fenomeno.

Dietro questa tendenza c’è un cambiamento culturale più ampio: le piante non sono più semplici elementi decorativi, ma veri e propri esseri viventi da accudire con cura. La figura del plant sitter ne è una diretta conseguenza, frutto di una società più attenta alla sostenibilità e al benessere quotidiano.

In definitiva, i plant sitter rappresentano una risposta concreta a un bisogno reale e in crescita. Non solo aiutano a mantenere le piante sane, ma contribuiscono anche a diffondere una cultura del verde più consapevole e duratura, soprattutto nei contesti urbani.

Foto di Admiral_Lebioda da Pixabay