
Immagina di navigare di notte e vedere l’oceano illuminarsi da orizzonte a orizzonte con una luce spettrale, pallida e persistente. Non è fantascienza, ma un raro e affascinante fenomeno oceanico noto come “mare lattiginoso”.
Questo fenomeno può estendersi per decine di migliaia di chilometri quadrati e durare diversi giorni. I resoconti più suggestivi parlano di acque che sembrano coperte da neve luminosa, una visione tanto affascinante quanto inquietante.
Un mistero lungo secoli
Il primo racconto documentato risale al 1967, quando l’equipaggio della SS Ixion, nel Mar Arabico, osservò un mare illuminato da una luce simile a quella di un orologio fluorescente. Alcuni membri riportarono nausea e disorientamento, tanto surreale era la scena.
Eventi simili sono stati registrati anche nel 1976 con la nave MV Westmorland, quando sia il mare che il cielo si tinsero di un verde brillante. Questi racconti alimentano leggende e paure antiche legate all’ignoto.
La scienza fa luce sui mari lattiginosi
Una nuova ricerca pubblicata su Earth and Space Science ha raccolto il primo database completo di avvistamenti di mari lattiginosi degli ultimi 30 anni. Gli scienziati hanno incrociato dati storici e immagini satellitari in condizioni di scarsa illuminazione per analizzare i modelli del fenomeno.
Scoperta chiave:
C’è una possibile correlazione tra l’apparizione dei mari lattiginosi e fenomeni climatici su larga scala come El Niño e il dipolo dell’Oceano Indiano.
Questo collegamento climatico potrebbe consentire, in futuro, di prevedere con maggiore precisione dove e quando potrebbero verificarsi.
La bioluminescenza che incanta
La causa più accreditata è la presenza di batteri bioluminescenti, capaci di emettere una luce costante e lattiginosa quando si trovano in condizioni oceaniche specifiche.
Gli scienziati descrivono il fenomeno come il più esteso esempio di bioluminescenza conosciuto, diverso dai classici “bagliori del plancton” visibili in alcune spiagge tropicali. Qui si parla di intere distese oceaniche che brillano, un evento ancora rarissimo.
Nuove prospettive per la ricerca
Il nuovo studio invita a rinnovare la collaborazione tra comunità scientifica e marinai, magari rilanciando programmi storici come il Marine Observer, utili per monitorare e segnalare nuovi avvistamenti.
L’obiettivo? Capire, prevedere e monitorare meglio questo spettacolo naturale che sembra uscito da un romanzo di Verne o da un episodio di Ai confini della realtà.
I mari lattiginosi, tra leggenda e realtà scientifica, stanno finalmente rivelando i loro segreti. Grazie alla tecnologia e alla ricerca climatica, un fenomeno che ha acceso l’immaginazione di generazioni di marinai potrebbe presto essere previsto — e compreso — con precisione.
Foto di Haremy Cordova su Unsplash