
Il telescopio spaziale James Webb (JWST) ha individuato una galassia stupefacente: Zhulóng, una struttura a spirale perfetta risalente a 12,8 miliardi di anni fa. Una scoperta che sta sconvolgendo la nostra comprensione dell’universo primordiale, spingendo gli scienziati a rivedere i modelli di formazione galattica.
Una sorella della Via Lattea nell’Alba Cosmica
Zhulóng non è solo antica: è anche sorprendentemente familiare. Con una forma a spirale ben definita, una massa stellare elevata e dimensioni simili alla Via Lattea, questa galassia rappresenta un’anomalia per il periodo in cui si è formata. Secondo lo studio guidato da Mengyuan Xiao dell’Università di Ginevra, si tratta di una galassia “matura” apparsa solo 900 milioni di anni dopo il Big Bang.
Un paradosso temporale nella formazione delle galassie
La scoperta di Zhulóng mette in discussione le teorie consolidate sull’evoluzione cosmica. Fino ad oggi si credeva che le galassie a spirale del grande disegno si formassero molto più tardi, dopo lunghi processi di aggregazione e collisioni. Zhulóng, invece, appare già completamente strutturata in un’epoca in cui l’universo era ancora agli albori.
Una galassia straordinaria per struttura e comportamento
La galassia presenta bracci spirali prominenti, un nucleo luminoso ben centrato e un buco nero centrale quiescente – caratteristiche inaspettate in un oggetto tanto antico. Il suo tasso di formazione stellare, stimato tra 20 e 155 masse solari all’anno, suggerisce un’attività che sta rallentando, indicando una fase di relativa stabilità già nelle prime fasi dell’universo.
Cosa ci insegna Zhulóng sul nostro passato cosmico
Gli scienziati la descrivono come un laboratorio naturale per comprendere la genesi delle grandi strutture galattiche. La sua esistenza dimostra che l’universo era molto più efficiente di quanto pensassimo nel formare galassie complesse in tempi brevi. E apre interrogativi: quante altre “sorelle perdute” della Via Lattea si nascondono nelle pieghe dell’universo primordiale?
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