
Sul posto di lavoro, lo smartphone è spesso additato come il principale colpevole della nostra perdita di concentrazione. Tra notifiche continue, social media e messaggi, sembra essere il principale responsabile della nostra scarsa produttività. Ma un nuovo studio pubblicato su Frontiers in Computer Science ribalta questa convinzione: la vera distrazione non è il telefono in sé, bensì l’attività che svolgiamo per evadere dal lavoro.
Lo studio: telefoni lontani, ma distrazioni presenti
I ricercatori della London School of Economics hanno osservato il comportamento di 22 studenti e impiegati mentre lavoravano in un ambiente controllato. Nel primo giorno, i partecipanti avevano il telefono a portata di mano; nel secondo, lo hanno dovuto posizionare a 1,5 metri di distanza, obbligandoli ad alzarsi per usarlo. I risultati? Il tempo trascorso sui telefoni è diminuito da 23 a 16 minuti, ma la produttività non è migliorata.
Le distrazioni si spostano sul computer
Con il telefono fuori portata, i partecipanti hanno semplicemente spostato le loro distrazioni sul computer, utilizzando social network e navigando online. Questo suggerisce che non è il dispositivo in sé a distrarci, ma piuttosto la necessità di una pausa mentale dal lavoro.
Perché ci distraiamo davvero?
Il bisogno di evasione nasce dall’attività lavorativa stessa. Se un compito è ripetitivo o poco coinvolgente, la mente cerca stimoli altrove, indipendentemente dal mezzo utilizzato. I social media e il browsing casuale diventano quindi una valvola di sfogo naturale.
Soluzioni per una maggiore concentrazione
Se il vero problema è la natura del lavoro e non lo smartphone, la soluzione potrebbe essere migliorare l’organizzazione delle attività lavorative. Strategie come la tecnica del pomodoro (lavorare a intervalli di tempo con pause programmate), la variazione delle mansioni e la riduzione dei compiti ripetitivi potrebbero ridurre il bisogno di distrazioni.
Demonizzare lo smartphone non è la soluzione. Piuttosto, dovremmo chiederci cosa rende il lavoro così poco stimolante da spingerci a cercare distrazioni. Capire il vero motivo dietro la perdita di concentrazione può aiutarci a trovare strategie efficaci per migliorare la produttività senza dover rinunciare del tutto alla tecnologia.
Foto di Nubelson Fernandes su Unsplash