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Foto di Alex Rose su Unsplash

Per la prima volta, gli scienziati hanno documentato la capacità degli squali di emettere suoni, un fenomeno che si verifica solo quando vengono maneggiati. Questo sorprendente comportamento potrebbe avere diverse spiegazioni, tra cui una reazione allo stress, una forma di comunicazione o persino una strategia per attirare le prede.

La scoperta: un suono inaspettato

Uno studio pubblicato sulla rivista Royal Society Open Science ha rivelato che gli squali emettono forti rumori simili a crepitii o scatti. Carolin Nieder, ricercatrice del Woods Hole Oceanographic Institution, ha ammesso la sua sorpresa: “Pensavo che gli squali non facessero suoni”.

Gli scienziati hanno condotto esperimenti su dieci squali maculati (Mustelus lenticulatus), cinque maschi e cinque femmine, pescati negli estuari della Nuova Zelanda. Gli esemplari sono stati posti in vasche con microfoni subacquei e, quando venivano maneggiati con delicatezza, producevano brevi clic ad alta frequenza della durata media di 48 millisecondi, con picchi tra 2,4 e 18,5 kilohertz. La potenza del suono, che raggiunge i 166 decibel, è paragonabile a uno sparo o a un petardo.

Perché gli squali emettono suoni?

Gli squali producevano questi suoni solo quando disturbati e non durante il nuoto o l’alimentazione. Gli scienziati ipotizzano che il rumore sia generato dalla rapida chiusura della bocca, facendo scattare i denti tra loro, ma questa teoria è ancora da confermare.

Un altro interrogativo riguarda la percezione di questi suoni da parte degli stessi squali: se non li sentono, potrebbero essere semplicemente una reazione involontaria allo stress. Se invece riescono a percepirli, i clic potrebbero rappresentare una forma di comunicazione tra esemplari della stessa specie.

Una strategia per la caccia?

Una teoria affascinante suggerisce che gli squali possano imitare il suono dei gamberetti, una delle loro prede preferite, per attirarli fuori dai loro nascondigli nei sedimenti e poi attaccarli. Scott Tindale, esperto di squali, ha osservato suoni simili in natura e ritiene plausibile questa ipotesi.

Non solo gli squali maculati

Questa scoperta suggerisce che altre specie di squali, così come altri elasmobranchi (la famiglia che comprende squali, razze e chimere), potrebbero avere capacità sonore ancora sconosciute. Se confermata, questa rivoluzionaria scoperta cambierebbe il modo in cui comprendiamo la comunicazione e il comportamento degli squali negli oceani.

Foto di Alex Rose su Unsplash