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L’idea che le donne parlino più degli uomini è diffusa, ma cosa dice la scienza? Uno studio recente pubblicato sul Journal of Personality and Social Psychology ha analizzato quasi 630.000 registrazioni audio di oltre 2.000 partecipanti di età compresa tra 10 e 94 anni, in quattro diversi Paesi. Il risultato? Esistono differenze di genere nell’uso quotidiano delle parole, ma emergono solo in una specifica fascia d’età: tra i 25 e i 64 anni.

Le donne parlano di più tra i 25 e i 64 anni

I ricercatori hanno scoperto che, in questo periodo della vita, le donne pronunciano in media 21.845 parole al giorno, circa 3.000 in più rispetto agli uomini (che si fermano a 18.570). Questo divario, però, non è presente tra i più giovani (10-24 anni) e tra gli anziani (over 65), dove uomini e donne parlano in modo simile.

Qual è la spiegazione?

Il professor Matthias Mehl, autore dello studio, ipotizza che la differenza non sia di origine biologica, ma legata ai ruoli sociali. In età adulta, le donne spesso assumono maggiori responsabilità nella gestione familiare e nella cura dei figli, il che aumenta le loro occasioni di comunicazione. Se il fenomeno fosse dovuto agli ormoni, si dovrebbe osservare anche tra i giovani adulti, ma non è così.

Stiamo diventando tutti meno loquaci?

Un dato interessante riguarda la quantità complessiva di parole pronunciate al giorno: rispetto al 2005, il numero medio è sceso da circa 16.000 a 13.000. Gli studiosi attribuiscono questa riduzione alla diffusione di messaggi digitali e social network, che sostituiscono sempre più spesso le interazioni verbali dirette.

Il futuro della conversazione: un dispositivo per misurarla

Mehl e il suo team stanno sviluppando SocialBit, un dispositivo in grado di monitorare il tempo trascorso a parlare, senza registrare il contenuto delle conversazioni. L’obiettivo è comprendere meglio il legame tra interazione sociale e benessere, già noto per avere un impatto positivo sulla salute, simile a quello del sonno e dell’attività fisica.

Le donne parlano di più degli uomini? Dipende dall’età e dal contesto sociale. Questo studio dimostra che le differenze non sono così nette come si crede, e che il modo in cui comunichiamo continua a evolversi con la tecnologia e i cambiamenti sociali.