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Un’importante scoperta archeologica in Israele potrebbe riscrivere la storia dell’evoluzione umana. Nella grotta di Tinshemet, gli scienziati hanno trovato cinque sepolture rupestri appartenenti a un’antica stirpe umana ancora enigmatica. Questi esseri umani condividevano lo spazio con i Neanderthal e gli Homo sapiens, scambiandosi probabilmente conoscenze e abitudini per circa 50.000 anni.

Una convivenza tra specie umane diverse?

Gli archeologi ritengono che il Levante meridionale, una regione tra il Mediterraneo e il Medio Oriente, fosse un punto di passaggio cruciale per i gruppi umani che migravano dall’Africa. Qui coesistevano almeno tre gruppi distinti:
Homo sapiens (i nostri antenati diretti)
Neanderthal (un ramo estinto dell’evoluzione umana)
Un gruppo misterioso, forse un ibrido tra i due o una specie a sé stante

Quali indizi hanno trovato gli archeologi?

Le tombe scoperte presentano elementi tipici delle pratiche funerarie umane:
Corpi sepolti in posizione fetale, spesso ricoperti di ocra
Manufatti in pietra affilati e lavorati con cura
Ossa di grandi animali come cavalli, cervi e gazzelle, segno di abitudini di caccia avanzate

Ma la vera domanda è: chi ha influenzato chi? Gli esseri umani moderni hanno adottato le tecniche di caccia dei Neanderthal o viceversa? Oppure questi gruppi hanno creato insieme nuove pratiche culturali e rituali?

Cosa significa questa scoperta?

La ricerca suggerisce che i contatti tra diverse specie umane non erano occasionali, ma costanti e duraturi. Questo potrebbe indicare non solo scambi culturali, ma anche possibili incroci genetici tra le specie.

L’evoluzione umana è molto più complessa di quanto si pensasse. Questa scoperta in Israele dimostra che Neanderthal, Homo sapiens e altre misteriose stirpi umane potrebbero aver vissuto fianco a fianco per millenni, scambiando idee, tecnologie e forse anche geni. Un tassello affascinante che aggiunge nuovi misteri alla nostra storia.

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