tartarughe marine
Foto di Randall Ruiz su Unsplash

Gli animali migratori come uccelli, salmoni e tartarughe marine si orientano grazie alle linee del campo magnetico terrestre. Tuttavia, nuove ricerche suggeriscono che le tartarughe non solo usano questo sistema per la navigazione, ma sono anche in grado di memorizzare mappe magnetiche dettagliate.

Secondo uno studio dell’Università della Carolina del Nord, le tartarughe caretta possono registrare le coordinate magnetiche di specifiche aree geografiche, facilitando il ritorno ai loro luoghi preferiti per la nidificazione e l’alimentazione.

La “danza della tartaruga” per riconoscere i segnali magnetici

I ricercatori hanno scoperto che le tartarughe eseguono una serie di movimenti specifici quando riconoscono una traccia magnetica associata a un’area ricca di cibo. Questo comportamento, paragonato a una “danza”, suggerisce che le tartarughe possano apprendere e memorizzare segnali magnetici nel tempo.

Per dimostrare questa teoria, gli scienziati hanno posizionato giovani tartarughe in una vasca con una bobina magnetica che riproduceva il campo magnetico dell’Atlantico. Ogni volta che il campo veniva regolato per simulare una zona ricca di cibo, le tartarughe rispondevano con movimenti di eccitazione, sbattendo le pinne e nuotando in cerchio.

Anche dopo quattro mesi, le tartarughe continuavano a eseguire questa “danza” quando riconoscevano il segnale, confermando la loro capacità di apprendere e memorizzare mappe magnetiche.

Come percepiscono il campo magnetico?

Il meccanismo con cui le tartarughe catturano le informazioni magnetiche rimane un mistero. Una teoria suggerisce che alcuni animali potrebbero rilevare il campo magnetico attraverso una reazione chimica tra molecole sensibili alla luce.

Tuttavia, quando i ricercatori hanno interferito con questo processo usando campi a radiofrequenza, le tartarughe hanno continuato a eseguire la loro danza, indicando che il meccanismo di memorizzazione delle mappe magnetiche potrebbe essere diverso da quello della semplice navigazione.

Esperimenti simili su uccelli e anfibi supportano l’idea che gli animali migratori possano avere doppi recettori per il campo magnetico: uno per la bussola interna e un altro per la memorizzazione delle mappe.

Un passo avanti nella comprensione della navigazione animale

Questa scoperta aggiunge un tassello fondamentale alla comprensione del comportamento migratorio degli animali. Capire come le tartarughe marine usano il campo magnetico per orientarsi e memorizzare le loro rotte potrebbe contribuire a migliorare le strategie di conservazione di questi animali minacciati dai cambiamenti climatici e dall’attività umana.

Lo studio, pubblicato su Nature il 12 febbraio 2025, segna un passo importante nella ricerca sulla navigazione animale e sulla capacità di apprendimento delle tartarughe marine.