
Sebbene abbiano un aspetto abbastanza rugose, le tartarughe è proprio il caso di dirlo, portano bene i loro anni. Questo rettile è infatti in grado di vivere abbastanza a lungo, oltrepassando la vita umana. Ovviamente bisogna fare attenzione e delle distinzioni tra le specie e riguardo le condizioni di vita. Da cosa dipende questa longevità? È una predisposizione genetica o cosa?
Sembrerebbe esserci una risposta evolutiva e una biologica. Quella evolutiva è abbastanza semplice: alcuni animali come serpenti e procioni amano mangiare le uova di tartaruga. Per trasmettere i loro geni, questi animaletti devono evolversi e riprodursi molto frequentemente. Il meccanismo biologico è più complicato. Un indizio della longevità si trova nei telomeri, filamenti di DNA che ricoprono i cromosomi.
Longevità delle tartarughe, perché avviene?
Nel tempo, i telomeri si accorciano o si degradano, il che significa che non possono più proteggere anche i loro cromosomi, causando problemi con la replicazione del DNA. E gli errori nella replicazione del DNA possono portare a problemi come tumori e morte cellulare. Tuttavia le tartarughe mostrano un tasso inferiore di accorciamento dei talomeri rispetto ad altri animali con una vita più breve.
Ciò significa che questa specie è più resistente a determinati danni che possono derivare da alcuni errori della replicazione del DNA. Un team di scienziati ha esplorato una serie di meccanismi e sostanze che portano al danno cellulare e alla morte e ha osservato come le cellule di diverse specie di tartarughe, tra cui da una tartaruga gigante, ha risposto. Il risultato mostra che le tartarughe giganti e alcune altre specie sono in grado di proteggersi dagli effetti a lungo termine del danno cellulare.
Lo fanno uccidendo rapidamente le cellule danneggiate, usando un processo chiamato apoptosi o morte cellulare programmata. Un trattamento ha indotto stress ossidativo, un tipo di stress che si verifica naturalmente nelle cellule viventi. È causato dai radicali liberi, che sono molecole altamente reattive formate naturalmente da processi metabolici. Quando trattate, le cellule della tartaruga subirono rapidamente l’apoptosi.
Le cellule di tutte le specie non hanno risposto a un trattamento che avrebbe dovuto interrompere un enzima chiamato ligasi, essenziale per il processo di replicazione del DNA. In altre parole, la ligasi delle tartarughe ha continuato a funzionare correttamente. Questo significa che queste tartarughe sono completamente resistenti ai problemi di replicazione del DNA, ma è ancora da determinare.
Foto di Tracy Angus-Hammond da Pixabay