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Le prime settimane di gravidanza rappresentano un periodo cruciale per lo sviluppo della prole. Un nuovo studio condotto da ricercatori dell’Università di Göttingen e del Centro tedesco dei primati ha dimostrato che l’esposizione allo stress materno precoce può avere ripercussioni sul sistema ormonale e immunitario della prole per tutta la vita.

L’asse HPA e l’impatto dello stress

Al centro della ricerca troviamo l’asse ipotalamo-ipofisi-surrene (HPA), responsabile della risposta allo stress. Secondo gli scienziati, durante le fasi iniziali della gravidanza, l’attivazione di questo asse nei feti è influenzata dai livelli di glucocorticoidi materni, ormoni rilasciati in risposta a situazioni di stress.

Le cause più comuni di stress materno analizzate includono:

  • Carenza di cibo
  • Fluttuazioni di temperatura
  • Conflitti sociali

Effetti a lungo termine

I ricercatori hanno seguito per nove anni un gruppo di scimmie nel loro habitat naturale, in Thailandia, misurando i metaboliti dello stress nelle madri e nei piccoli in diverse età. I risultati evidenziano che:

  • Lo stress precoce è associato a una crescita rallentata.
  • Si osservano alterazioni nel microbioma intestinale della prole.
  • Il sistema immunitario risulta meno efficiente.

Questi effetti si manifestano dall’infanzia fino all’età adulta, sottolineando l’importanza di limitare i fattori di stress durante le prime fasi della gravidanza.

Implicazioni per la salute umana

Pur trattandosi di uno studio condotto su scimmie, il team ha sottolineato l’applicabilità dei risultati agli esseri umani. Secondo Oliver Schülke, lo stress nelle prime settimane di gestazione può aumentare il rischio di disturbi immunitari e problemi di salute a lungo termine nella generazione successiva.

Prevenzione e soluzioni future

Questa ricerca suggerisce l’importanza di adottare misure preventive per ridurre i rischi derivanti dallo stress prenatale. Supportare le madri durante la gravidanza, riducendo le avversità ambientali e sociali, può migliorare significativamente il benessere delle future generazioni.

Questo studio innovativo, pubblicato nei Proceedings of the Royal Society B, apre la strada a nuove strategie per proteggere la salute di madre e figlio, sottolineando l’importanza del sostegno precoce in gravidanza.