zenzero stomaco
Foto di Andrea da Pixabay

Lo zenzero è una radice famosa per le sue proprietà benefiche, apprezzata in cucina e in medicina naturale per il suo effetto antinfiammatorio, digestivo e antidolorifico. Da secoli utilizzato come rimedio per problemi digestivi e nausea, lo zenzero è spesso considerato un alimento sicuro e utile. Tuttavia, l’assunzione di quantità elevate o l’uso prolungato potrebbe portare a effetti collaterali su alcuni individui, in particolare su chi ha una sensibilità gastrica o condizioni specifiche allo stomaco.

In sostanza mai eccedere con il suo consumo, perché se superiamo la dose giornaliera poco fa citata, compresa fra i 10 e 30 grammi, possiamo andare incontro a numerose e spiacevoli sensazioni e possiamo avvertirle anche se siamo persone sane e che non soffriamo di particolari allergie. Occhio poi a utilizzarlo se soffriamo di colon irritabile o gastrite, dal momento che esso può comportare l’arrivo di una grande dose di acidità, oltre che di gas e di gonfiori.

 

Zenzero: amico della salute o rischio per lo stomaco?

I benefici dello zenzero derivano principalmente dalla presenza della gingerola, un composto che agisce come antiossidante e antinfiammatorio. Questa sostanza è responsabile del sapore piccante dello zenzero e può stimolare i processi digestivi, aiutando a ridurre il gonfiore e la sensazione di nausea. Tuttavia, la gingerola e altri componenti attivi possono irritare il tratto gastrointestinale in alcune persone, causando effetti indesiderati come bruciori di stomaco, reflusso e ulcere gastriche.

L’assunzione regolare di zenzero in dosi elevate può provocare irritazione delle mucose dello stomaco. Per le persone con una predisposizione all’ulcera gastrica o alla gastriti, l’effetto riscaldante e leggermente piccante dello zenzero può peggiorare l’infiammazione e il dolore. Alcuni studi suggeriscono che l’assunzione quotidiana e non regolata di zenzero può aumentare la produzione di acido cloridrico, elemento che in eccesso è responsabile di problemi di stomaco e reflusso gastroesofageo.

Il reflusso gastroesofageo è una condizione comune in cui gli acidi dello stomaco risalgono nell’esofago, causando bruciore e disagio. Lo zenzero, pur avendo un effetto calmante per alcune forme di indigestione, può aggravare i sintomi del reflusso in individui particolarmente sensibili, irritando l’esofago e lo stomaco. Per le persone che soffrono di gastrite, la natura piccante dello zenzero può aumentare i sintomi infiammatori, rendendo difficile la digestione e aggravando il malessere.

 

La moderazione è la chiave

Lo zenzero ha proprietà anticoagulanti naturali, che possono rappresentare un problema per chi soffre di patologie emorragiche o assumere farmaci anticoagulanti. In particolare, dosi elevate di zenzero potrebbero interferire con la coagulazione del sangue, aumentando il rischio di emorragia interna. Questa possibilità diventa particolarmente critica se una persona ha già problemi gastrointestinali come ulcere o ferite interne, che potrebbero peggiorare sotto l’influenza di sostanze anticoagulanti.

L’assunzione eccessiva di zenzero può avere un effetto lassativo, favorendo episodi di diarrea. La diarrea è problematica non solo per il disagio che provoca, ma anche per il rischio di disidratazione e di perdita di elettroliti essenziali. Persone con problemi intestinali cronici, come la sindrome dell’intestino irritabile, potrebbero risentire negativamente del consumo di zenzero, con peggioramento dei sintomi e della digestione. Anche se raro, il consumo di zenzero può causare reazioni allergiche in alcune persone. I sintomi possono includere eruzioni cutanee, prurito, difficoltà respiratorie e, in alcuni casi, disturbi gastrointestinali come gonfiore e dolore addominale. Questi effetti collaterali si manifestano tipicamente in persone sensibili o con un’allergia preesistente verso altri alimenti della stessa famiglia botanica.

Lo zenzero può essere un alimento benefico per molte persone, ma è importante essere consapevoli dei potenziali rischi associati al suo consumo, specialmente se si hanno condizioni di salute particolari. La moderazione è la chiave: si consiglia di consultare un professionista della salute prima di assumere dosi elevate o quotidiane, soprattutto per coloro che soffrono di problemi gastrici o stanno assumendo farmaci specifici.

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