
Un recente studio pubblicato su Nature ha rivelato che le persone single hanno una probabilità del 79% maggiore di sviluppare sintomi depressivi rispetto a quelle sposate. Condotto su partecipanti di sette paesi diversi, lo studio ha analizzato l’impatto dello stato civile sulla salute mentale, rilevando che anche altri fattori come il fumo e l’alcol aumentano il rischio di depressione.
Lo studio
Oltre al rischio tra i single, lo studio ha evidenziato che le persone divorziate o separate presentano un rischio aumentato del 99%, mentre i vedovi hanno un rischio superiore del 64% di soffrire di depressione. Questi risultati evidenziano la complessa interazione tra stato civile e benessere mentale, che può variare significativamente tra i paesi e in base al contesto culturale.
Particolarmente colpiti da questa maggiore vulnerabilità sembrano essere gli uomini single con un elevato livello di istruzione nei paesi occidentali come Stati Uniti, Regno Unito e Irlanda. In contrasto, nei paesi orientali (Corea del Sud, Cina e Indonesia), i single hanno mostrato un rischio relativamente minore di depressione, suggerendo che i fattori sociali e culturali possano influenzare il benessere mentale in modo diverso.
Alcol e fumo risultano essere elementi aggravanti per i sintomi depressivi, in particolare tra i vedovi, i separati e i single in paesi come Cina, Corea e Messico. L’alcol è un fattore di rischio specifico per i single in queste regioni, mentre il fumo ha un impatto negativo sulla salute mentale dei single in Cina e Messico.
Secondo i ricercatori, la maggiore incidenza di depressione tra le coppie potrebbe derivare dal reciproco supporto emotivo, dall’accesso condiviso a risorse economiche e dall’influenza positiva che la relazione può avere sul benessere psicologico. Tuttavia, gli studiosi avvertono che i dati raccolti derivano principalmente da auto-diagnosi piuttosto che da valutazioni cliniche e che le coppie studiate erano esclusivamente eterosessuali.
Nonostante le limitazioni, questo studio fornisce un’importante prospettiva su come lo stato civile e le abitudini di vita possano influenzare la salute mentale e pone l’attenzione sulla necessità di ulteriori ricerche per comprendere meglio i rischi e i fattori di protezione per le persone single e per chi vive cambiamenti significativi nella propria vita affettiva.