La depressione è una condizione complessa che può essere innescata da molti fattori diversi. Tra questi fattori c’è sempre stato un superficiale collegamento con la temperatura corporea, un collegamento creato però con pochi dati a disposizione. Uno studio recente ha voluto approfondire usando quasi 21.000 volontari per capire se in realtà tale nesso sia più profondo. C’è stata sostanzialmente una conferma di questa teoria, anche se è ancora presto per poterlo affermare con certezza.
Le parole dei ricercatori dell’Università di San Francisco: “A nostra conoscenza, questo è il più grande studio finora condotto per esaminare l’associazione tra la temperatura corporea, valutata utilizzando sia metodi di autovalutazione che sensori indossabili, e i sintomi depressivi in un campione geograficamente ampio. Dati i crescenti tassi di depressione negli Stati Uniti, siamo entusiasti delle possibilità di una nuova strada per il trattamento.”
La depressione e la temperatura corporea
L’ipotesi dietro a questo collegamento è che ci siano dei precisi processi metabolici che vanno a produrre calore in eccesso o al tempo stesso potrebbero essere altre funzioni biologiche adibite al raffreddamento del corpo che non funzionano come dovrebbero. L’altra ipotesi è che ciò che causa la depressione, in qualche modo, favorisce all’aumento della temperatura corporea, in sostanza un sintomo doppio dì un’altra condizione, come un’infiammazione.
La raccolta di dati sulle oltre 20.000 persone ha visto come ci sia un aumento dei casi gravi di depressione in relazione alla temperatura corporea. Difficile però basarsi solo su questo anche per via di un’altra serie di dati che vede una fluttuazioni delle temperature verso il basso in alcuni individui con depressione.