Un secolo fa, il mondo fu colpito da un’epidemia sconvolgente e ancora avvolta nel mistero: l’encefalite letargica, nota anche come “malattia del sonno”. Tra il 1917 e gli anni ’30, oltre un milione di persone furono colpite da questa patologia, che presentava sintomi strani e debilitanti. Alcuni pazienti non riuscivano a dormire, mentre altri cadevano in uno stato di letargia profonda, svegliandosi solo per pochi minuti. Molti di coloro che sopravvissero alla fase acuta della malattia svilupparono sintomi neurologici gravi e progressivi, come rigidità muscolare, difficoltà di movimento e, in alcuni casi, un blocco quasi totale delle funzioni fisiche, una condizione descritta nel libro Awakenings di Oliver Sacks e resa celebre dal film omonimo con Robert De Niro.
Nonostante decenni di ricerca, la causa dell’encefalite letargica resta un mistero. Molti hanno ipotizzato che la malattia potesse essere legata all’influenza spagnola, ma i primi casi si verificarono prima dell’epidemia influenzale, e non sono stati trovati virus influenzali nel cervello delle vittime. Altri studi hanno cercato di capire se qualche agente ambientale o chimico, legato alla Prima Guerra Mondiale, potesse essere coinvolto, ma senza esiti conclusivi.
Una teoria recente suggerisce un’origine autoimmune della malattia. Gli scienziati ipotizzano che un’infezione potrebbe aver innescato una reazione autoimmune, simile a quanto avviene in malattie come il diabete di tipo 1 o la sclerosi multipla. In queste condizioni, il sistema immunitario attacca le cellule del corpo, e nell’encefalite letargica potrebbe aver aggredito il cervello, provocando danni neurologici profondi.
Oggi, studi storici e scientifici sull’encefalite letargica sono ancora in corso. Comprendere questa malattia potrebbe essere cruciale per prevenire e affrontare future epidemie di patologie neurologiche inspiegabili. Questa condizione rappresenta infatti un esempio di come, nonostante i progressi medici, rimangano aree oscure nel nostro sapere, pronte a riaffiorare nel mondo moderno se non adeguatamente comprese.