miele-manuka
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Il miele di Manuka, rinomato per le sue potenti proprietà antibatteriche e curative, sta emergendo come una sorprendente arma naturale contro il cancro al seno, il tipo più comune di tumore tra le donne. Un recente studio condotto dai ricercatori dell’Università della California, Los Angeles (UCLA) e pubblicato sulla rivista Nutrients ha messo in luce il potenziale di questo miele nella lotta contro i tumori al seno positivi al recettore degli estrogeni (ER), che rappresentano una larga maggioranza dei casi di cancro al seno.

I risultati dello studio sono straordinari: il miele di Manuka è stato in grado di ridurre dell’84% la crescita delle cellule tumorali nei modelli di laboratorio, senza compromettere la salute delle cellule sane. Questo è un risultato significativo, poiché molti trattamenti tradizionali per il cancro al seno, sebbene efficaci, possono danneggiare anche le cellule sane, portando a effetti collaterali debilitanti.

Il focus della ricerca è stato sui tumori ER-positivi, che crescono utilizzando l’ormone estrogeno. Sebbene le terapie antiestrogene come il tamoxifene siano comuni, esiste sempre il rischio che i pazienti sviluppino una resistenza a questi trattamenti, rendendo il tumore più difficile da trattare. Qui entra in gioco il miele di Manuka, che non solo ha dimostrato di inibire la crescita delle cellule tumorali, ma ha anche potenziato l’efficacia del tamoxifene, suggerendo che potrebbe essere utilizzato come complemento ai trattamenti tradizionali.

Inoltre, lo studio ha rivelato che il miele di Manuka induce l’apoptosi, ovvero la morte programmata delle cellule tumorali, e interferisce con i recettori degli estrogeni, riducendo così i livelli di estrogeni nel sangue. Questo doppio meccanismo d’azione rappresenta un vantaggio significativo nel trattamento dei tumori ER-positivi.

Non solo il miele di Manuka si è dimostrato efficace in vitro, ma anche nei modelli animali. Nei topi impiantati con cellule di cancro al seno umano ER-positive, il trattamento con il miele ha portato a una riduzione dell’84% della crescita tumorale, con un impatto minimo o nullo sulle cellule sane.

Questi risultati preliminari, seppur promettenti, sono solo l’inizio di un percorso che potrebbe vedere il miele di Manuka diventare un elemento chiave nella terapia del cancro al seno. Ulteriori studi sono necessari per confermare questi effetti negli esseri umani, ma l’idea di un trattamento naturale, non tossico e altamente efficace è una prospettiva entusiasmante per il futuro della lotta contro il cancro.