cavalli
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Un recente studio ha rivelato che i cavalli possiedono capacità cognitive sorprendenti, mostrando di essere in grado di effettuare analisi costi-benefici, un tipo di ragionamento più avanzato di quanto si pensasse. Il team di scienziati, che ha condotto la ricerca su 20 cavalli di età compresa tra 11 e 22 anni, ha progettato un esperimento che ha permesso di osservare questi animali in azione mentre affrontavano sfide sempre più complesse.

Nel corso dell’esperimento, i cavalli dovevano toccare una carta con il naso per ricevere una ricompensa. Con il progredire del gioco, la difficoltà aumentava, e tutti i cavalli hanno adattato la loro strategia per continuare a ottenere il premio, dimostrando una certa flessibilità cognitiva. Nella fase successiva, la ricompensa veniva data solo se i cavalli toccavano la carta quando una luce era spenta. Nonostante le nuove regole, inizialmente i cavalli continuavano a toccare la carta indipendentemente dallo stato della luce, probabilmente perché associavano l’azione al premio ricevuto in precedenza.

Nell’ultima fase, però, è stata introdotta una penalità per chi toccava la carta con la luce spenta, insieme a una pausa di dieci secondi per decidere se continuare a giocare. A questo punto, i cavalli hanno modificato il loro comportamento, iniziando a toccare la carta solo quando garantiva una ricompensa, dimostrando la capacità di apprendere e adattarsi a nuove condizioni per massimizzare i benefici e ridurre i rischi.

Questo cambiamento di strategia suggerisce che i cavalli possiedono un livello di ragionamento più elevato di quanto si credesse in precedenza. Come spiegato da Carrie Ijichi, autrice principale dello studio, i cavalli hanno inizialmente continuato a toccare la carta perché percepivano di ricevere una ricompensa con il minimo sforzo. Ma la loro capacità di modificare il comportamento in risposta a nuove circostanze evidenzia una sofisticazione cognitiva che sfida l’idea comune che i cavalli siano animali cognitivamente mediocri.

I risultati dello studio implicano che i cavalli hanno un potenziale cognitivo maggiore di quanto immaginato e che le pratiche di addestramento dovrebbero tener conto di queste capacità, evitando metodi avversivi o eccessivamente severi. Questo studio apre nuove prospettive sulla comprensione della mente dei cavalli, suggerendo che, con il giusto approccio, possono dimostrare capacità simili a quelle richieste in giochi complessi come gli scacchi, sebbene non nel senso letterale, ma certamente in termini di strategia e decisione.