Un’incredibile scoperta potrebbe cambiare il corso della medicina e degli avvenire spaziali. Un team di ricercatori dell’Università di Harvard ha annunciato di aver identificato un farmaco, chiamato SNC80, capace di indurre rapidamente e in modo reversibile uno stato simile all’ibernazione nelle cellule e negli organi umani. La promettente notizia è stata pubblicata su eLife, una rivista scientifica di prestigio.
Lo studio si è concentrato sul trovare un farmaco analgesico in grado di creare uno stato di sospensione nella vita cellulare, senza causare dipendenza. Il SNC80 ha dimostrato di poter ridurre l’attività metabolica e biochimica delle cellule, offrendo nuove prospettive nella conservazione degli organi destinati al trapianto. Questo potrebbe rivoluzionare il settore, eliminando la necessità di utilizzare metodi criogenici, noti per i potenziali danni ai tessuti.
Ma le implicazioni non finiscono qui. La capacità del SNC80 di indurre uno stato simile all’ibernazione potrebbe avere un impatto significativo nell’esplorazione spaziale. Gli esseri umani potrebbero intraprendere viaggi a lungo termine nello spazio senza subire danni fisici, aprendo nuovi orizzonti nell’avventura oltre la Terra.
Megan Sperry, ricercatrice del Wyss Institute e autrice principale dello studio, ha spiegato che il farmaco è stato progettato per indurre rapidamente uno stato simile all’ibernazione, consentendo agli organi di recuperare le normali funzioni entro 24 ore. Gli studi preliminari su girini e cuori di maiali hanno mostrato risultati promettenti, con una significativa riduzione del consumo di ossigeno e un rapido ritorno alla normalità una volta terminato il trattamento.
Tuttavia, il farmaco non è ancora stato approvato per l’uso clinico, poiché gli studi preclinici hanno evidenziato effetti collaterali come le convulsioni. Il team ha risposto a questi inconvenienti sviluppando un analogo non oppioide chiamato WB3, che sarà oggetto di ulteriori studi.
Donald Ingber, fondatore del Wyss Institute e autore senior dello studio, afferma che i risultati dimostrano il potenziale del SNC80 nell’indurre uno stato di biostasi, offrendo un approccio innovativo per aumentare la vitalità degli organi al di fuori del corpo. Questo potrebbe rivoluzionare il trattamento di traumi e infezioni acute, aumentando le possibilità di sopravvivenza in situazioni di emergenza medica.
In conclusione, la scoperta del farmaco SNC80 apre la strada a nuovi orizzonti nella medicina e nella ricerca spaziale, promettendo di trasformare la nostra comprensione della vita sospesa e dell’esplorazione oltre i confini terrestri.