
Contrariamente a una credenza comune, gli Stati Uniti non hanno una lingua ufficiale. Questa peculiarità, derivante dagli ideali di libertà e uguaglianza dei paesi fondatori, è emersa durante la genesi degli Stati Uniti d’America nel XVIII secolo.
A differenza di circa 180 Paesi nel mondo che riconoscono una lingua ufficiale, gli Stati Uniti hanno scelto di non stabilirne una a livello federale. Nonostante l’inglese abbia assunto una posizione predominante durante il XVIII secolo, la diversità culturale del Paese ha reso ingiusto selezionare una lingua madre a scapito di un’altra.
Il tentativo nel 1780 di designare l’inglese come lingua ufficiale è stato respinto poiché era considerato “antidemocratico e una minaccia alla libertà individuale“. Attualmente, 32 dei 50 stati e cinque territori americani hanno riconosciuto l’inglese come lingua ufficiale a livello locale.
Nel corso degli anni, ci sono stati vari sforzi per dichiarare l’inglese lingua ufficiale a livello nazionale, con un recente disegno di legge presentato nel 2023. Tuttavia, la resistenza a questa idea è radicata nella preservazione della multiculturalità e della diversità linguistica.
Nonostante le preoccupazioni sulla perdita dell’inglese, i dati più recenti del censimento indicano che il 78,3% della popolazione parla solo inglese. Mentre ci sono continui sviluppi linguistici negli Stati Uniti, la mancanza di una lingua ufficiale riflette il rispetto per la diversità e la volontà di abbracciare la multiculturalità del Paese.