
Nel corso del 2024, ci avvicineremo sempre di più al realizzare il sogno dei transumanisti: la fusione tra uomo e macchina per potenziare le capacità fisiche e intellettuali. L’obiettivo iniziale di questa ambiziosa visione è quello di aiutare le persone paralizzate a controllare dispositivi come sedie a rotelle o tastiere direttamente con il pensiero, aprendo la strada a scenari che fino a poco tempo fa sembravano appartenere solo alla fantascienza.
Numerose aziende commerciali stanno prendendo il controllo di questa ricerca, con circa una decina di attori presenti sul mercato. Tra le più note c’è Neuralink, fondata da Elon Musk, che sta attualmente cercando volontari per testare il suo impianto cerebrale innovativo, progettato per collegare il cervello umano direttamente a una macchina.
L’impianto di Neuralink viene innestato direttamente nel cervello attraverso un’apertura del cranio, permettendo a un chip di comunicare senza fili con il mondo esterno. Nonostante gli evidenti rischi e la necessità di interventi chirurgici invasivi, la società ha ricevuto migliaia di richieste da individui disposti a fare questo straordinario passo avanti. La prospettiva di controllare un computer alla velocità del pensiero, mescolando intelligenza artificiale e capacità umane, sembra essere irresistibile per molti.
Diversi concorrenti, tra cui Synchron e Forest Neurotech, cercano di rendere la procedura meno invasiva. Synchron utilizza uno stent per far risalire l’impianto attraverso la vena giugulare, evitando l’apertura del cranio. Forest Neurotech sfrutta un sonar per rilevare il flusso sanguigno nel cervello senza interventi fisici diretti. Tuttavia, in ogni caso, la chirurgia rimane inevitabile, con tutti i rischi associati.
Our CEO @tomoxl spoke with @Nature‘s @liamjdrew on the development of implanted #BCIs designed to help people living with paralysis restore #communication and gain transformative #autonomy.
The rise of brain-reading technology: what you need to know: https://t.co/actIv465an 🧠
— Synchron (@synchroninc) November 8, 2023
Sebbene la ricerca sia inizialmente rivolta alle persone con disabilità, le aziende stanno guardando anche alle prospettive commerciali. Il sogno di controllare dispositivi con il pensiero attrae un pubblico più ampio, e la corsa agli impianti cerebrali potrebbe ben presto estendersi oltre le necessità mediche, coinvolgendo chiunque abbia il desiderio di interagire con le macchine attraverso il potere della mente.