
La curcuma è una spezia molto usata nella medicina tradizionale indiana e cinese, dall’aroma penetrante e dal colore giallo intenso, sembra che sia utile contro l’artrite, l’infiammazione, l’ansia e non solo.
Gli estratti di curcuma infatti presentano attività antinfiammatoria, antiossidante ed immunostimolante. I meccanismi d’azione responsabili di queste proprietà sono stati accertati e comprendono l’inibizione delle ciclossigenasi e delle lipossigenasi.
Generalmente gli estratti di curcuma vengono utilizzati in caso di dispepsia funzionale, calcolosi della colecisti, dispepsia biliare, epatopatie croniche, malattie infiammatorie e degenerative croniche. Gli estratti di curcuma sono utilizzati anche come coloranti naturali.
La curcuma: una spezia preziosa
La curcuma (Curcuma longa, L., 1753), o zafferano delle indie e più raramente turmerico, è una pianta erbacea, perenne, rizomatosa della famiglia delle Zingiberacee, originaria dell’Asia sud-orientale e largamente impiegata come spezie soprattutto nella cucina indiana, medio-orientale, thailandese e di altre aree dell’Asia.
Secondo la dietista statunitense Ashley Moody, del Sentara Healthcare, la curcuma ha recentemente attirato molta attenzione anche negli ambienti sanitari “a causa di un composto chiamato curcumina, che si trova nella curcuma. La curcumina ha potenziali proprietà antinfiammatorie”.
La curcumina, un composto molto potente
La curcumina è un potente antinfiammatorio, in grado di bloccare il fattore di trascrizione NF-kB e quindi la produzione di molecole che aumentano i processi infiammatori (citochine proinfiammatorie) come il TNF e varie interleuchine. Anche in questo caso, la curcumina è molto utile nella prevenzione e trattamento di malattie su base infiammatoria (colite, pancreatite, malattie neurodegenerative, malattie cardiovascolari, malattie autoimmuni, malattie infiammatorie intestinali come il morbo di Crohn, obesità, diabete, malattie respiratorie tipo asma e bronchite, psoriasi, cancro).
Oltre alle proprietà antinfiammatorie, questa pianta è anche ricca di antiossidanti, che aiutano a combattere i radicali liberi nel nostro corpo, aiutandoci così a prevenire alcune condizioni croniche come il cancro e le malattie cardiache.
La curcumina stessa è un potente antiossidante in grado di attivare diverse proteine antiossidanti attraverso la via Nrf2, un sistema di difesa cellulare che si attiva in presenza di stress ossidativo, inducendo l’espressione di proteine ad azione antiossidante. La curcumina è in grado di potenziare questo sistema e quindi è molto utile nella prevenzione e trattamento delle patologie caratterizzate da stress ossidativo (invecchiamento, diabete, patologie cardiovascolari, malattie neurodegenerative, cancro).
A differenza di molti altri antiossidanti, la curcumina ha una duplice attività in quanto è in grado sia di prevenire la formazione di radicali liberi sia di neutralizzare i radicali liberi già esistenti. La proprietà antiossidante è molto superiore rispetto a quella della vitamina E, della vitamina C e del beta-carotene.
La radice fresca o la polvere?
Di questa pianta possiamo utilizzare sia la radice fresca, che la polvere lavorata comunemente utilizzata come spezia. Secondo la dietista consumando la radice fresca otterremmo dosi maggiori di curcumina, ma anche nella polvere possiamo comunque trovare un apporto sufficiente di questo prezioso composto.