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Foto di Hans-Jurgen Mager su Unsplash

Gli orsi bianchi, sono tra i predatori più iconici dell’Artico. Questi animali giganteschi si nutrono principalmente di foche, ma possono anche mangiare altri animali come le alci e le foche di mare. Tuttavia, uno studio recente ha scoperto che i polar bear potrebbero avere un nuovo e sorprendente cibo sulla loro lista: le stelle marine.

Lo studio, condotto dalla University of Alberta e dalla Università di Talca in Cile, ha scoperto che gli orsi polari stanno mangiando sempre più stelle marine, soprattutto durante i periodi in cui le risorse alimentari tradizionali sono scarse. Gli scienziati hanno osservato che i polar bear si nutrivano di stelle marine a ovest della Groenlandia, dove le foche sono meno abbondanti rispetto ad altre parti dell’Artico.

Ciò è sorprendente perché le stelle marine non sono comunemente considerate una fonte di cibo per i predatori dell’Artico. Inoltre, le stelle marine non sono particolarmente ricche di calorie, quindi i polar bear devono mangiarne una quantità significativa per soddisfare il loro fabbisogno energetico.

 

Cosa ha determinato questo cambiamento

Gli scienziati ritengono che questo cambiamento nella dieta degli orsi polari sia una conseguenza del cambiamento climatico e della diminuzione del ghiaccio marino. Con meno ghiaccio marino, le foche hanno meno luoghi dove nascondersi dai predatori, il che rende più difficile per i polar bear trovare cibo. Inoltre, con le temperature più calde, le foche si spostano in aree più a sud, il che rende ancora più difficile per i polar bear trovarle.

Questa scoperta solleva preoccupazioni per la sopravvivenza degli orsi polari a lungo termine. Con meno risorse alimentari disponibili, gli orsi polari potrebbero essere costretti a competere con altri predatori per le stelle marine, il che potrebbe mettere a rischio la loro sopravvivenza. Inoltre, mangiare stelle marine potrebbe anche aumentare il rischio di intossicazione alimentare per queste creature, poiché le stelle marine possono accumulare sostanze tossiche nei loro tessuti.

In generale, questo studio dimostra come l’ecosistema artici è in continuo mutamento e come questi cambiamenti possono avere conseguenze imprevedibili e a volte negative sugli animali che vi abitano. È importante continuare a monitorare e studiare questi cambiamenti per capire meglio come stanno cambiando gli ecosistemi artici e per trovare modi per proteggere gli animali che vi abitano. Inoltre, è anche importante continuare a lavorare per ridurre le emissioni di gas serra e proteggere il clima per evitare ulteriori cambiamenti negli ecosistemi artici.