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Quando si parla di addestrare un animale domestico, si intende quasi esclusivamente dei cani. Se è ormai prassi comune, e dovrebbe esserlo ancora di più, addestrare quest’ultimi, per i gatti non se ne parla mai. In questo il pensiero che ritorna di più è il fatto che i suddetti difficilmente possono subire un’influenza sul comportamento così profonda. Ma questo non è vero e le cose andrebbero cambiate.

Sia i gatti che i cani sono animali che hanno convissuto con l’uomo da millenni, ma i primi non sono mai stati realmente allevati selettivamente per ottenere un temperamento specifico; di solito si parla di gatti allevati solo a livello di estetica. Questo ha fatto passare in sordina il fatto che anche loro possono imparare diverse abilità e riconoscere molti segnali sociali.

 

Gatti domestici: perché allenarli

Un cane lo si può addestrare per diversi motivi, come supporto alle persone con disabilità o per renderlo meno pericoloso. Per i gatti la prima possibilità è generalmente fuori questione mentre la seconda difficilmente viene vista come una possibilità. Una cosa che sfugge secondo ultimi studi però è che allenarli può di fatto migliorare la loro vita sotto molti punti di vista. Per esempio, spingerlo verso una curiosità esplorativa maggiore può portare a reazioni positive oltre che alla capacità di adattarsi alle persone in poco tempo, causando quindi meno stress.

Situazioni di vita normali come una visita al veterinario possono diventare da un incubo, sia per i padroni che per i gatti, a una cosa di routine senza graffi e pianti. Lo si vede tranquillamente in esemplari abituati fin da piccoli a differenza di altri. In sostanza, addestrarli può rendere la vita di entrambi più facile.