
Roma, nostra amata capitale, da tempo è afflitta da un grave problema che sta mettendo a rischio non solo l’ecosistema, ma gli abitanti stessi della città. Stiamo parlando delle mandrie di cinghiali che sempre di più vengono avvistate tra le strade della metropoli, e nemmeno l’intervento dell’uomo finora è riuscita a placare quest’invasione. E se invece fosse proprio la natura stessa la soluzione al problema? Stando a quanto affermato da alcuni esperti di fauna selvatica, il ritorno dei lupi potrebbe aiutare l’uomo nell’abbattimento dei cinghiali così da rispristinare l’equilibrio naturale.
Come riportato sul Times, potrebbero esserci migliaia di cinghiali sparsi per le strade di Roma che spaventano i cittadini mentre divorano i mucchi di spazzatura lasciati ai margini delle strade. Ad esempio, nel 2021, una mandria di cinghiali ha circondato una donna in un parcheggio di un supermercato vicino a Roma, costringendola a lasciare la spesa che poi hanno divorato, ha affermato il Times. Ma non sono solo la loro statura di 200 libbre e le zanne affilate che spaventano la gente del posto, ma i casi in aumento di peste suina africana che colpiscono i maiali domestici, che, sebbene innocui per l’uomo, rappresentano una seria minaccia per la produzione del nostro celebre prosciutto.
Roma: i lupi potrebbero essere la soluzione all’invasione dei cinghiali
Per abbattere la popolazione dei cinghiali, lo zar anti-cinghiale del governo italiano Angelo Ferrari ha dichiarato al Times che lungo i 68 km di circonvallazione di Roma erano state erette delle recinzioni. “Il piano prevede che tutti coloro che si trovano all’interno della tangenziale vengano infettati e muoiano, anche se effettuiamo un significativo spopolamento fuori città”, ha affermato. Quindi, i cacciatori della regione Lazio intorno a Roma hanno ricevuto permessi di caccia extra per continuare l’abbattimento, con i funzionari che speravano che nell’eliminazione di almeno 50.000 cinghiali.
Ma questa non è una risposta definitiva al problema del cinghiale a Roma. Maurizio Gubbiotti, responsabile dei parchi e delle riserve naturali di Roma, ha dichiarato al Times: “è molto difficile chiudere ermeticamente quella tangenziale”. Oltre a questo, gli attivisti ambientali hanno denunciato questo approccio inscenando proteste e abbattendo le recinzioni. Invece, la crescente popolazione di lupi in Italia potrebbe fornire una risposta al cinghiale predone. Nel 2013 i ricercatori hanno trovato la prima prova della presenza di un lupo nella Riserva di Castel di Guido, all’interno del comune di Roma, il loro primo avvistamento in più di un secolo, ha riferito la European Wilderness Society.
Un tempo a malapena rintracciabili in Italia, i lupi stanno ora tornando e Gubbiotti ha detto al Times che ora sono stati avvistati ai margini di Roma, dove potrebbero banchettare con cinghiali che si ritirano nelle zone boschive quando non si nutrono. Ha riferito che tracce di resti di cinghiali si stanno già rivelando nelle loro feci nella riserva naturale dell’Insugherata vicino a Roma, prova che stanno già contribuendo all’abbattimento. “L’equilibrio sta tornando”, ha detto Gubbiotti.
Foto di Christel SAGNIEZ da Pixabay