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Foto di Il-Luminatore da Pixabay

Un team di ricercatori statunitensi ha sviluppato un robot in grado di navigare attraverso labirinti e superfici sabbiose, senza la necessità di una programmazione preventiva o di una fonte di alimentazione esterna. Il robot è costituito da una striscia contorta di polimeri, che somiglia ad un fusillo!

Questi robot presentano un concetto chiamato ‘intelligenza fisica’, il che significa che il design strutturale e i materiali intelligenti sono ciò che consente al robot di navigare in varie situazioni, al contrario dell’intelligenza computazionale“, spiega Jie Yin, professore di ingegneria meccanica e aerospaziale alla North Carolina State University e uno degli autori dell’articolo che descrive l’indagine.

I robot sono costituiti da una sostanza chiamata elastomero a cristalli liquidi. Questi integrano lunghe catene molecolari, reticolate in un modo che le rende flessibili come la gomma, ma con alcune delle proprietà fisiche e molecolari dei cristalli liquidi. Quando viene posizionato su una superficie calda, la base del nastro si contrae mentre la parte superiore no. “Questo è stato fatto in precedenza con aste lisce, ma questa forma ha uno svantaggio: quando incontra un oggetto, ruota semplicemente sul posto“, descrive Yin. “Il robot che abbiamo realizzato con la fascia attorcigliata è in grado di superare questi ostacoli senza alcun intervento umano o informatico”.

Il cinturino ha due trucchi per evitare gli ostacoli: può ruotare leggermente, permettendone l’uscita, oppure può rompersi sotto pressione. Contemporaneamente e mentre si deforma su una superficie calda, il robot immagazzina energia. Poiché non può muoversi, questa energia può essere rilasciata rapidamente, consentendo al robot di rompersi all’indietro.

Quando il clic cambia orientamento, il robot alla fine riesce ad aggirare un ostacolo, ma potrebbero essere necessari alcuni tentativi. “In questo senso, è molto simile agli aspirapolvere robotici che molte persone usano nelle loro case“, spiegano gli scienziati. “Tranne per il fatto che il robot che abbiamo creato prende energia dal suo ambiente e funziona senza alcuna programmazione del computer“.

I ricercatori hanno testato il loro robot in una varietà di ambienti di laboratorio: sulla sabbia, sui pendii e attorno a una varietà di ostacoli diversi.