Secondo un recente studio, che sarà presentato al 74° incontro annuale dell’Accademia americana di neurologia, la dieta chetogenica, con il suo alto contenuto di grassi ed un ridottissimo contenuto di carboidrati, potrebbe migliorare le condizioni di vita di pazienti affetti da sclerosi multipla (SM).
In uno studio analizzate le conseguenze della dieta chetogenica su pazienti affetti da SM
A condurre questo nuovo studio, che per ora è solo uno studio preliminare, è stato un team di ricercatori dell’Università della Virginia, del Children’s Hospital di Philadelphia e della Virginia Commonwealth University. Il loro studio ha preso in esame un gruppo di 65 persone con SM a cui è stato chiesto di seguire un dieta chetogenica per sei mesi.
Ai partecipanti allo studio è stato chiesto si assumere non più di 20g di carboidrati al giorno e di basare la loro dieta principalmente sul consumo di uova, carne e pesce, conditi con generose porzioni di grassi come olio d’oliva, avocado, burro o panna. Il tutto accompagnato con contorni di verdure non amidacee, come le verdure a foglia.
Al termine del periodo di studio, sono stati analizzati tutti i dati ed è emerso che nell’83% dei casi, i partecipanti si erano attenuti alla dieta e hanno riportato, mediante auto dichiarazioni, dei significativi miglioramenti della propria salute mentale e fisica, compresi alcuni sintomi della SM.
Miglioramenti dal punto di vista fisico e mentale
Questi risultati potrebbero dunque suggerire che una dieta chetogenica potrebbe essere un valido aiuto per coloro che soffrono di SM, come afferma il principale autore di questo studio, il dottor J. Nicholas Brenton, neurologo pediatrico dell’Università della Virginia.
Brenton ritiene infatti che “i cambiamenti nella dieta possono essere un modo economico per migliorare la salute generale. Il nostro studio fornisce prove che una dieta chetogenica può effettivamente apportare dei benefici“.
Dallo studio è infatti emerso che, dopo i sei mesi di chetogenica, i partecipanti hanno riportato un notevole miglioramento del loro umore e un aumento della loro energia. Questi miglioramenti sono stati registrati tramite dei questionari, forniti ai partecipanti, contenenti domande volte ad analizzare la loro qualità della vita con domande sulla frequenza di stati emotivi e fisici come stanchezza, scoraggiamento, felicità, eccitazione.
I risultati dello studio hanno anche dimostrato alcuni miglioramenti specifici nelle condizioni dovute alla SM. Sono stati infatti riscontrati miglioramenti nel caso di piccole disabilità con un aumento della capacità di completare semplici attività quotidiane come camminare, oltre che ad una diminuzione del grasso corporeo.
Necessari ulteriori approfondimenti
Va comunque detto che si tratta di uno studio preliminare comunque limitato, in quanto prende in considerazione solo i sei mesi di dieta chetogenica a cui si sono sottoposti i partecipanti e non tiene conto delle pregresse abitudini alimentari o di altri possibili cambiamenti nelle dieta che potrebbero aver influito sui risultati finali.
Saranno dunque necessari ulteriori approfondimenti e studi in merito alla questione, prima di poter affermare con certezza che la dieta chetogenica possa migliorare le condizioni di pazienti affetti da SM. Inoltre bisogna ricordare che la dieta chetogenica può comportare dei rischi, come calcoli renali, problemi digestivi e carenze nutrizionali. Pertanto è necessario, prima di intraprendere regimi alimentari così drastici, consultare il proprio medico e affidarsi a professionisti.