Il virus di Epstein-Barr può causare la sclerosi multipla. Foto di Michal Jarmoluk da Pixabay

La sclerosi multipla (SM) è una malattia progressiva che colpisce circa 2,8 milioni di persone nel mondo. Al momento non esistono cure definitive per questa malattia, ne tanto meno vi è certezza sulle cause che portino allo sviluppo della malattia.

Ma un recente studio condotto da ricercatori della Harvard TH Chan School of Public Health, una delle possibili cause di sclerosi multipla potrebbe essere l’infezione da virus di Epstein-Barr (EBV).

 

Il virus di Epstein-Barr potrebbe essere la causa principale di sclerosi multipla

Come spiega Alberto Ascherio, professore di epidemiologia e nutrizione presso la Harvard Chan School e autore principale dello studio, “l’ipotesi che l’EBV causi la SM è stata studiata dal nostro gruppo e da altri per diversi anni, ma questo è il primo studio che fornisce prove convincenti di causalità. Questo è un grande passo avanti, poiché suggerisce che la maggior parte dei casi di SM potrebbe essere prevenuta fermando l’infezione da EBV e che prendere di mira l’EBV potrebbe portare alla scoperta di una cura per la SM”.

Dallo studio emerge dunque che la sclerosi multipla, una malattia infiammatoria cronica del sistema nervoso centrale che attacca le guaine mieliniche che proteggono i neuroni nel cervello e nel midollo spinale, potrebbe essere l’EBV. Si tratta di un herpesvirus che può causare la mononucleosi infettiva e che è in grado di dare un’infezione latente e permanente dell’ospite.

Come riportano i ricercatori, stabilire un rapporto causale tra la sclerosi multipla ed il virus di Epstein-Barr è stato estremamente difficile, dato che, mentre circa il 95% della popolazione mondiale è infettata dall’EBV, i casi di sclerosi multipla sono invece relativamente rari. Inoltre sembra che i primi sintomi della sclerosi inizino circa 10 anni dopo l’infezione da EBV.

 

Uno studio condotto su oltre 10 milioni di persone

Per giungere a tali risultati, i ricercatori hanno condotto uno studio su oltre 10 milioni di giovani in servizio attivo nell’esercito americano. Durante le ricerche preliminari sono stati individuati 955 pazienti a cui era stata diagnosticata la SM durante il periodo di servizio nell’esercito.

Analizzando i campioni di siero prelevati con frequenza biennale dai militari, il team di ricerca ha determinato lo stato infettivo dovuto ad EBV al momento del primo campionamento e hanno poi proceduto con l’individuazione della relazione tra l’infezione da EBV e l’insorgenza della SM durante il periodo nell’esercito.

I ricercatori hanno notato che nei pazienti infetti da EBV, il rischio di sclerosi multipla aumentava di 32 volte, mentre rimaneva pressoché invariato nel caso di infezioni con altri virus.

Il team di ricerca ha infatti notato che i livelli sierici della catena leggera del neurofilamento, un biomarcatore della degenerazione nervosa tipica della SM, sono aumentati solo dopo l’infezione da EBV. I risultati ottenuti non potevano essere spiegati da nessun altro fattore di rischio noto alla scienza per la sclerosi multipla. Questo suggerisce che il virus di Epstein-Barr sia la principale causa di SM.

 

Curare o prevenire la mononucleosi da EBV potrebbe prevenire o curare la sclerosi multipla

Riguardo al lungo tempo di latenza tra l’infezione da EBV e l’insorgenza dei primi sintomi di SM. Ascherio ritiene che ciò sia dovuto al fatto che i sintomi della malattia non vengono rilevati durante le prime fasi, così come anche alla relazione in evoluzione tra EBV e il sistema immunitario dell’ospite.

Secondo Ascherio dunque, anche se al momento non abbiamo ancora a disposizione un metodo per prevenire o curare efficacemente l’infezione da EBV, lo sviluppo di un eventuale vaccino contro EBV o lo sviluppo di farmaci antivirali specifici per EBV potrebbero prevenire o curare la sclerosi multipla.