
Alcuni animali, come camaleonti o zebre, si sono evoluti in modo che le loro capacità di mimetizzazione potessero aiutarli a stare al sicuro dai predatori. Altri, come i pavoni, amano essere più esibizionisti e colorati, tutto in nome della seduzione e della ricerca di partner. I fenicotteri appartengono al secondo gruppo.
Il famoso colore rosa-rossastro di questi uccelli è causato dai carotenoidi, un pigmento naturale che questi uccelli hanno in abbondanza a causa della loro dieta ricca di alghe e gamberetti: Nel tempo, però, l’esposizione al sole e le radiazioni ultraviolette iniziano a sbiancare le loro piume vibranti. Tuttavia, i fenicotteri hanno già una soluzione a questo problema.
Un nuovo studio pubblicato a settembre su Ecology and Evolution ha concluso che i grandi fenicotteri hanno scoperto un tipo di trucco che usano per combattere l’aspetto spento che il sole lascia sulle loro piume. Questo consiste in una secrezione prodotta dalle ghiandole vicino all’ano che gli animali poi spalmano sulle piume per aiutarli a mantenere il colore rosa più a lungo, sfruttando così l’eccesso di carotenoidi per creare questo tipo di vernice.
Lo studio
La ricerca è giunta a queste conclusioni dopo aver analizzato un gruppo di grandi fenicotteri nella regione della Camarga, nel sud della Francia. Lo scopo era scoprire se queste secrezioni fossero davvero una sorta di trucco per gli animali e vedere cosa succedeva alle piume che non erano state sottoposte a questo trattamento cosmetico proveniente dalla parte posteriore.
Il gruppo di fenicotteri analizzati aveva una cosa in comune – erano tutti morti dopo che un’ondata di freddo aveva colpito il loro habitat nel febbraio 2012 – che ha dato agli scienziati l’opportunità di rimuovere il loro piumaggio e testarlo in varie condizioni per vedere quale effetto avrebbero sul tuo aspetto esteriore.
L’“inchiostro” prodotto dalla ghiandola uropigia può essere raccolto anche dal becco e dalle guance dei fenicotteri e spalmato sulle piume, in quanto avere un colore intenso e vibrante è un fattore importante di successo durante la stagione degli amori. Usando tra le cinque e le dieci piume dei fenicotteri, tagliando la ghiandola che conferisce loro la tonalità rosa e rimuovendo i carotenoidi sia dalla superficie che dall’interno di ciascuna piuma, gli scienziati hanno testato se il sole avesse effettivamente un effetto sbiancante. La squadra di ricerca ne ha lasciato metà su un tetto, esposta alla radiazione solare, e l’altra metà al buio.
Circa 40 giorni dopo, gli scienziati hanno usato Photoshop per analizzare l’intensità del colore e hanno concluso che le piume con la più alta concentrazione di carotenoidi nel loro esterno e interno aveva mantenuto il loro colore migliore e, inoltre, che l’esposizione al sole aveva lasciato le penne in precedenza vibranti. I fenicotteri che applicano più quantità di questa secrezione hanno maggiori probabilità di mantenere la tonalità rossastra. “Questi risultati indicano che l’esposizione alla luce solare è correlata allo sbiadimento delle piume, il che suggerisce che gli individui devono applicare regolarmente il trucco per essere più colorati. Questi risultati rafforzano anche l’idea che questi uccelli utilizzino coloranti cosmetici per amplificare il colore del piumaggio”, concludono gli autori.