
Sebbene gli habitat siano necessari per la sopravvivenza dei panda giganti, questi animali hanno una maggiore tendenza a riprodursi se le risorse non sono abbondanti. Quest’anno, i funzionari cinesi hanno affermato che i panda giganti non sono più considerati una specie in via di estinzione, grazie agli sforzi di conservazione, compreso il lavoro per espandere i loro habitat. Sforzi che hanno avuto successo. Ora, questi animali sono considerati solo “vulnerabili”.
Habitat e cambiamento cliamtico
Cinque anni fa, è stata apportata una modifica simile alla classificazione dei panda da parte dell’Unione internazionale per la conservazione della natura (IUCN), sebbene l’organizzazione abbia affermato che il cambiamento climatico potrebbe causare la distruzione di oltre il 35% dell’habitat, nei prossimi 80 anni.
Quindi, una delle preoccupazioni degli scienziati riguardo ai panda è, appunto, la frammentazione dell’habitat — che può renderli isolati, senza cibo a sufficienza o incapaci di riprodursi.
Tuttavia, secondo un nuovo studio – pubblicato il 20 settembre sulla rivista Conservation Biology – che si basava su modelli informatici e analisi genetiche delle feci di panda della riserva naturale di Wolong in Cina, alcuni habitat potrebbero essere più vantaggiosi per le specie che si accoppiano.
L’articolo suggerisce che la connettività funzionale, o flusso genetico degli animali, aumenta con l’aumentare della proporzione di habitat di bambù in un determinato luogo. Ma c’è anche un rapido declino del successo degli individui e della loro riproduzione quando questa proporzione supera l’80%. I ricercatori suggeriscono che ciò potrebbe essere dovuto al fatto che l’abbondanza di risorse rende meno probabile la propagazione dei panda.
Tuttavia, il team di scienziati nordamericani ha scoperto una tendenza diversa per la diversità genetica dei panda: è diminuita leggermente con l’aumento della percentuale di habitat, ma è passata dal 25%.
Quindi, sebbene sia necessaria una grande quantità di aree abitabili per aiutare a conservare la specie, un ambiente meno perfetto potrebbe portare maggiori benefici perché i panda sentirebbero un maggiore bisogno di riprodursi. “La scoperta che la quantità ottimale di habitat per la connettività funzionale è inferiore al 100% fornisce speranza per le aree già disturbate dell’habitat del panda e suggerisce che tali aree non dovrebbero essere scontate nei piani di gestione come inadeguate“, scrive il team.