leopardi

Una nuova ricerca rivela che gli sforzi della Cina per salvare i panda giganti hanno avuto successo, ma non sono riusciti a proteggere altri animali che condividono lo stesso habitat, come i leopardi.

I panda giganti hanno scongiurato l’estinzione a metà del 2016, dopo che le riserve naturali avevano pianificato di salvare questa specie nel 1960, ma ci sono molte altre specie che hanno bisogno di aiuto. La stessa ricerca, i cui risultati sono stati recentemente pubblicati sulla rivista Nature Ecology & Evolution, mostra che, nello stesso periodo e nelle stesse riserve naturali in cui vivono i panda, c’è stata una diminuzione dell’81% nei leopardi (Panthera pardus) e del 38% tra i leopardi delle nevi (Panthera uncia).

Altri due carnivori, il lupo (Canis lupus) e il dholes (Cuon alpinus), un cane selvatico asiatico, hanno ridotto le loro popolazioni rispettivamente del 77 e del 95%, avvicinandosi sensibilmente all’estinzione in questa stessa regione.

 

Il censimento sui leopardi

Il team di scienziati, composto da esperti cinesi e nordamericani e guidato da Sheng Li dell’Università di Pechino, ha raggiunto questi valori dopo aver calcolato i cali nella popolazione delle quattro specie confrontando i record delle indagini condotte tra il 1950 e il 1970 con i record di fototrappole dal 2008 al 2018.

Esperti e residenti locali suggeriscono che la maggior parte delle perdite tra questi animali si è verificata negli anni ’90, a causa della deforestazione e del bracconaggio da parte degli animali e delle loro prede.

Non sono stato così sorpreso dal calo, ma i numeri sono drammatici“, dice il responsabile della ricerca, osservando che i valori dei declini sono coerenti con quelli dei grandi mammiferi terrestri del mondo.

I ricercatori affermano anche che questi risultati mettono in guardia contro la tendenza a cercare di preservare la biodiversità concentrandosi solo su una specie. “Queste scoperte mettono in guardia contro la forte dipendenza da una politica di conservazione di specie uniche per la conservazione della biodiversità nella regione”, si legge.