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Come percepiscono il tempo gli esseri umani? Come un orologio? Diciamo di sì, ma al di là di questo strumento, il nostro cervello ha un orologio biologico che funziona grazie alla nostra memoria e all’attenzione che dedichiamo a una determinata situazione. In questo senso, recenti ricerche hanno rivelato che i neuroni dell’ippocampo – l’area della corteccia cerebrale responsabile della generazione e del recupero dei ricordi – hanno la capacità di codificare informazioni sul tempo. In particolare, i dati sull’ora e la sequenza in cui si verificano gli eventi.

Questa capacità, in precedenza, era attribuita solo ai roditori. Tuttavia, lo studio pubblicato su JNeurosci ha dimostrato che il cervello umano ha anche la capacità di attivare i neuroni nell’ippocampo per tenere traccia di eventi legati a cosa, dove e quando essi si verificano.

 

I neuroni tengono traccia delle informazioni sul tempo a intervalli di 10 secondi

Per giungere a questa conclusione, i ricercatori hanno registrato l’attività cerebrale dell’ippocampo di pazienti con epilessia. Durante il test, i partecipanti hanno osservato una sequenza da 5 a 7 immagini. Tutto questo, per poi essere interrogato sull’immagine successiva nella sequenza prima che venisse ripresa. Con sorpresa degli scienziati, i neuroni temporali si sono attivati ​​in un momento specifico tra i test, indipendentemente dall’immagine che stavano visualizzando in quel momento.

Ciò significa che i neuroni hanno continuato a tracciare i dati meteorologici, anche a intervalli di 10 secondi. In questo modo, i ricercatori sono riusciti a decodificare momenti specifici dell’evento in base all’attività cerebrale di un gruppo di neuroni.

 

Una funzione in più

Come detto, questa attività era stata registrata solo nei topi. Tuttavia, il fatto che ora sia stato riscontrato negli esseri umani non dovrebbe sorprenderci, perché il cervello umano è capace di rigenerazione. Pertanto, ha la capacità di produrre nuovi neuroni.

Questa ricerca segue uno studio condotto dal dipartimento di Neuroscienze dell’Università Pablo de Olavide di Siviglia, in Spagna. In questo, il tempo è stato valutato ma in modo diverso. In sostanza, i ricercatori hanno analizzato l’attività cerebrale che permette di calcolare il tempo tra due stimoli successivi. Dopo i test, hanno concluso: “I neuroni sono attivati ​​da un oscillatore, una specie di orologio interno che pulsa ogni 100 millisecondi circa. O che è lo stesso: una decina di volte al secondo“.

Secondo queste indagini, possiamo concludere che i neuroni hanno la capacità di misurare intervalli di tempo e tenere traccia di eventi specifici di un evento.