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La malattia causata dal virus SARS-CoV-2 ha dimostrato di avere effetti negativi a lungo termine sulla salute delle persone. Per questo motivo, è noto che può lasciare problemi di funzionamento nel cuore, nei polmoni e persino nel cervello. Ora, un nuovo studio sembra anche sottolineare che il coronavirus potrebbe causare impotenza negli uomini.

Lo studio, pubblicato sul The World Journal of Men’s Health, ha lavorato sul caso di due uomini che, prima di avere la malattia, non avevano manifestato problemi di disfunzione erettile. Ma che, come riportato, sei e otto mesi dopo aver avuto il coronavirus, presentavano segni di impotenza.

 

Il coronavirus può davvero causare impotenza?

Per corroborare la relazione tra il coronavirus e l’impotenza manifestata dalla coppia di individui, i ricercatori hanno prelevato campioni di tessuto. Le analisi hanno indicato che le particelle virali erano ancora depositate nei tessuti dell’area del membro maschile. In altre parole, più di sei mesi dopo aver contratto la malattia, i pazienti avevano ancora particelle nel corpo e ne hanno subito gli effetti a lungo termine, noti come Long-COVID.

Secondo l’analisi dei ricercatori, è tutto dovuto al modo in cui COVID-19 colpisce i vasi sanguigni. Come già sappiamo, il coronavirus può complicare la circolazione sanguigna e compromettere le funzioni cardiovascolari, in base a questo stesso principio si è visto che potrebbe anche causare impotenza.

Interferendo con la capacità dei vasi sanguigni di espandersi e contrarsi, il coronavirus potrebbe impedire al membro maschile di ricevere abbastanza sangue per avere un’erezione. Di conseguenza, il paziente sopravvissuto al COVID-19 potrebbe trovare un’altra complicazione: l’impotenza.

 

L’impotenza è un effetto temporaneo?

Per ora, la risposta sembra essere: no. I due uomini che hanno partecipato al recente studio non hanno mostrato alcun miglioramento e sono stati sottoposti a interventi di protesi peniena. In altre parole, poiché sembrava che la condizione non sarebbe migliorata, hanno dovuto ricorrere all’intervento medico per riacquistare la loro funzione erettile.

Finora non sono state condotte ulteriori ricerche sull’argomento. Per questo motivo, non si possono fare ipotesi generalizzate solo con il caso di due pazienti. In breve, ognuno potrebbe avere fattori aggravanti che potrebbero far sì che il coronavirus causi anche l’impotenza come effetto collaterale. Per questo motivo, per essere sicuri che questo possa essere un problema generalizzato, è necessario fare studi con campioni più grandi che permettano di estrapolare i risultati.

Oltre a questo, sarà importante stabilire controlli delle condizioni precedenti dei pazienti. Dopo tutto, anche se erano entrambi “sani” in termini di funzione sessuale, soffrivano di condizioni o situazioni che avrebbero potuto aumentare le loro possibilità di sviluppare la disfunzione erettile.