ratti Filippine
Foto di Karsten Paulick from Pixabay

Nelle Filippine alcuni scienziati hanno scoperto almeno tre nuove specie di ratti giganti, quasi il doppio di uno scoiattolo grigio. I resti di queste creature sono stati rinvenuti alla luce da una serie di grotte nel paese. Sulla base delle analisi e dello studio della struttura ossea e della dentatura hanno dichiarato che queste specie erano soffici con grandi code folte e esistevano decine di migliaia di anni fa.

I roditori sembrerebbero essere scomparsi alcuni migliaia di anni fa e sembrerebbe che la causa della loro estinzione sia dell’essere umano. La loro improvvisa scomparsa solo poche migliaia di anni fa ci lascia a chiederci se fossero abbastanza grandi da poter essere utile cacciarli e mangiarli.

 

Filippine, scoperti ratti giganti il doppio di uno scoiattolo

Conosciuti anche come cloud runner, i ratti dei giorni nostri sono roditori notturni originari proprio delle Filippine. Vivono sulle cime degli alberi delle nebbiose foreste montane e ricoprono un ruolo ecologico occupato dagli scoiattoli in altri paesi. I fossili antichi presi in considerazione dallo studio sono stati rinvenuti nella grotta di di Callao e in diverse grotte minori adiacenti a Penablanca, una città nella provincia di Cagayan.

Questa grotta ha ospitato anche l’Homo luzonensis, un’antica specie umana vissuta circa 67.000 anni fa. Alcuni dei resti di queste specie di roditori si trovano nello stesso strato in cui si trovava H. luzonensis, facendoli risalire a quasi 70.000 anni. Si pensa che altri resti abbiano circa 2000 anni, all’incirca nel periodo in cui questi roditori giganti scomparvero improvvisamente.

Ciò porta a pensare che questi roditori siano animali forti e resistenti tanto da resistere oltre 60.000 anni. Sono stati in grado di sopravvivere ai profondi cambiamenti climatici dall’era glaciale agli attuali tropici umidi che hanno avuto un impatto sulla terra per decine di millenni. Tuttavia una delle domande essenziali è perché questi roditori si sono estinti? Potrebbe essere colpa dell’uomo, poiché la sequenza temporale coincide con la comparsa di ceramiche e strumenti di pietra neolitici e quando cani, maiali domestici e probabilmente scimmie furono introdotti nelle Filippine.

Foto di Karsten Paulick from Pixabay