importazione risotto Cina
Foto di FRANCESCO ANGRISANI from Pixabay

Via libera in questi giorni all’importazione da parte della Cina dei nostri alimenti Made in Italy: il risotto. Un po’ come quando noi italiani che dobbiamo provare qualche alimento mai visto prima, a prima impressione siamo scettici fino ad assimilarli con il tempo, diventando magari il nostro cibo quotidiano. Ed è quello che speriamo accada ai cinesi con il nostro risotto che dopo una lunga trattazione sta sbarcando nel Paese del Dragone.

Le autorità pechinesi hanno acconsentito ufficialmente all’importazione delle diverse varietà di risotto, un punto fondamentale del nostro Made in Italy agroalimentare. Grazie a questo accordo milioni di persone avranno l’onore di assaggiare questa prelibatezza delle risaie italiane.

 

La Cina da l’ok all’importazione del risotto Made in Italy

L’Italia è il primo fornitore europeo del cereale a cui si assicura circa il 50% della fornitura. Una varietà di riso il nostro che si differenzia da quello coltivato nel resto del mondo grazie ai marchi DOP e IGP che nel tempo hanno valorizzato il prodotto. Nell’ultimo dato risalente del 2020 il terreno adibito alla coltivazione del riso è aumentata del 4%, arrivando a 228 mila ettari. Un’impresa gestita da oltre 4.000 aziende portando sulle nostre tavole oltre 200 varietà di riso.

Tradotto in numeri, si tratta di un milione di tonnellate di riso lavorato. Il 60% di questo vero e proprio patrimonio è destinato all’esportazione soprattutto per la Germania e l’Inghilterra. Prima di dare l’ok all’import, le agenzie fitosanitarie cinesi hanno effettuato controlli capillari sui nostri metodi di produzione, mandando diverse delegazioni nelle aziende italiane a verificare l’efficacia della filiera.

Si tratta di un via libera tanto atteso su un mercato di primaria importanza per l’agroalimentare italiano. Per l’Italia, primo produttore europeo, si apre ora un mercato importante, con milioni di cinesi pronti ad apprezzare il nostro risotto.

Foto di FRANCESCO ANGRISANI from Pixabay