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Le lucciole usano la loro luce per attirare i partner sessuali, ma diventare visibili può avere degli svantaggi. Recentemente, un team di scienziati ha scoperto che questi insetti potrebbero aver sviluppato una soluzione. Yossi Yovel, ricercatore dell’Università di Tel Aviv, ha scoperto per caso che le lucciole emettono un suono quando muovono le ali.

Stavamo vagando per una foresta tropicale con microfoni in grado di registrare le alte frequenze dei pipistrelli quando, all’improvviso, abbiamo rilevato strani suoni a frequenze simili, provenienti dalle lucciole“, ha raccontato lo scienziato. “Una ricerca approfondita ha rivelato che gli animali emettono suoni quando muovono le ali“.

 

Un sonoro battito d’ali

Il suono non è solo impercettibile per gli esseri umani, ma anche per altre lucciole. Il fatto che questi insetti non emettano suoni per la loro stessa specie suggerisce che può essere un’arma di difesa.

Yovel ha scoperto che il suono è prodotto da lucciole di quattro specie originarie di luoghi agli estremi opposti dell’Asia, il che significa che non è una caratteristica limitata a una singola popolazione. Inoltre, in almeno due specie, entrambi i sessi emettono suoni.

Lo scienziato non può provare che i suoni si siano evoluti come un meccanismo per avvisare i pipistrelli che questi insetti non devono essere mangiati, ma pensa che ci siano diversi motivi per considerare questa ipotesi. Da un lato, il fatto che i suoni abbiano un picco stretto intorno a 40-50 kHz, che corrisponde alla gamma di ascolto principale di molti pipistrelli, non sembra essere una coincidenza.

La scoperta di suoni ultrasonici nelle lucciole è, di per sé, un importante contributo allo studio delle relazioni predatore-preda. “L’idea di segnali di allarme che il mittente stesso non può rilevare è nota nel mondo delle piante, ma è piuttosto rara tra gli animali“, ha concluso Ksenia Krivoruchku, autrice dell’articolo scientifico, recentemente pubblicato su iScience.