Sembrerebbe essere il primo caso in assoluto mai visto prima almeno negli umani di trifallia. Questa rara condizione è stata scoperta in un bambino di tre mesi in Iraq. I genitori hanno visto due proiezioni cutanee alla base dello scroto e lo hanno portato dal medico per capire la causa di ciò.
Gli esperti sono rimasti esterrefatti quando hanno scoperto che si trattava di tre peni visto che finora non si era mai verificato in nessun essere umano. La condizione più conosciuta alla quale possiamo appoggiarsi è la difallia, ossia la presenza di due organi genitali. Questa situazione può portare a tantissimi problemi gastrointestinali, renali e altre malattie congenite.
Iraq, un bambino è affetto da trifallia
Si pensa che il difallo si manifesti nel feto tra il 23 e il 25 giorno di gestazione quando una lesione, stress chimico o geni malfunzionanti ostacolano il corretto funzionamento della massa cellulare caudale del mesoderma fetale mentre il seno urogenitale si separa dal tubercolo genitale e dal retto per formare il pene. Possono variare in dimensione e forma, o giacendo uno accanto all’altro su un piano sagittale o uno sopra l’altro su un piano frontale.
Quindi è per questo ce la trifallia, ossia 3 peni è veramente rara. Il trattamento è difficile perché pone aspetti medici, etici e cosmetici. Per la gestione è necessario un team multidisciplinare combinato. L’asportazione o la ricostruzione del pene duplicato o triplicato è necessaria a seconda dello sviluppo corporeo e dell’anatomia dell’uretra. La difallia colpisce un bambino su sei milioni. È stata riscontrata per la prima volta nel 600 e da allora ne sono stati segnalati solamente 1.000 casi. Di per sé la condizione non è pericolosa ma può portare ad altre condizioni potenzialmente pericolose.
La causa del difallia è sconosciuta e anche poiché le sue anomalie variano ampiamente, è impossibile dare una spiegazione semplice e unica della sua causa. Tuttavia si pensa che sia iniziato dalla duplicazione della membrana cloacale nelle prime fasi di sviluppo embrionale nel feto, tra la terza e la sesta settimana di gestazione, quando il normale sviluppo delle pieghe cloacali nel feto è completo.
Condizione rara e finora mai vista su un umano
Il normale sviluppo del pene si verifica con la fusione dei tubercoli cloacali all’estremità anteriore del seno urogenitale. Il mesenchima migra intorno alla membrana cloacale, prolifera e si espande attorno alla placca cloacale, formando un paio di pieghe cloacali che si fondono per formare il tubercolo genitale che si sviluppa nel pene. Se la membrana cloacale è raddoppiata, il mesenchima migrerà e circonderà entrambe le membrane cloacali, portando alla formazione di due paia di pieghe cloacali attorno a due membrane cloacali.
Il concetto di sindrome da duplicazione caudale viene utilizzato per spiegare i sintomi del difallia con anomalie complesse associate nell’addome inferiore e nel tratto urinario. Inoltre, poiché il mesenchima migra da più di un’area, il fallimento nella migrazione e nella fusione del mesoderma provoca la formazione di due tubercoli genitali e doppi peni, oltre a produrre anomalie associate come le doppie vesciche, doppia uretra, doppi due punti e ano imperforato. La causa è incerta, ma la maggior parte degli scienziati concorda sul fatto che la difallia è un difetto del tubercolo genitale e si verifica circa alla terza settimana di gestazione, quando la massa cellulare caudale è influenzata da vari fattori ambientali esterni tra cui farmaci, infezioni e geni malfunzionanti.
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