stile di vita

I comportamenti che possono causare rischi per la salute, come l’inattività fisica e il consumo di alcol, tabacco e alimenti trasformati, sono diventati più frequenti durante la pandemia.

In diversi sondaggi, infatti, i partecipanti hanno fornito informazioni sulle loro abitudini nel momento in cui le misure di distanziamento sociale erano al loro apice e anche come erano prima della pandemia. Come noto, le misure di distanza sociale sono state fondamentali per i gruppi più suscettibili al Covid-19, come anziani, obesi e ipertesi, per proteggersi dalla malattia. Ma, come è stato osservato in molti paesi, c’è stato un peggioramento dei fattori di rischio per la salute legati allo stile di vita delle persone.

I cambiamenti di comportamento hanno creato altre vulnerabilità, che ora devono essere affrontate dalle politiche di promozione della salute. La riduzione dell’attività fisica può causare un rapido deterioramento della salute cardiovascolare e morti premature tra le popolazioni a maggior rischio di malattie cardiache. Allo stesso modo, l’aumento del consumo di cibi ricchi di zuccheri, grassi e calorie è un fattore di rischio per l’obesità, l’ipertensione e le malattie cardiovascolari.

 

“Restate a casa, ma non state fermi”, avvertono i ricercatori

Tabacco e alcol

Si registra un aumento del consumo di tabacco – nella maggior parte dei casi, 10 sigarette in più al giorno durante la pandemia e più frequentemente tra le donne. La crescita del consumo di alcol è stata uniforme in entrambi i sessi, ma si è distinta tra le persone di età compresa tra 30 e 39 anni.

Anche le abitudini alimentari ne risentono. Il consumo regolare di frutta e fagioli è leggermente diminuito, ma quello della verdura ha subito un calo più significativo.

Stile di vita sedentario

Si evidenzia un aumento del consumo di frutta, verdura e legumi e stabilità negli alimenti industrializzati durante la pandemia. Questo si accompagna all’isolamento sociale che ha favorito i comportamenti sedentari. L’attività fisica regolare è scesa e nella fascia di età dai 18 ai 29 anni il calo è stato maggiore. Il tempo medio di visione della TV ha raggiunto le 3 ore al giorno, 1 ora e 45 minuti in più rispetto a prima della pandemia, mentre l’utilizzo di un computer o tablet si è accaparrato 5 ore al giorno, un’ora e mezza in più rispetto al periodo precedente.

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