Questo nuovo studio fornisce una teoria completamente nuova e sconosciuta di come i continenti della Terra si sono formati più di tre miliardi di anni fa. Una nuova indagine, condotta da un team della Curtin University, in Australia, ha trovato nuove prove che portano gli scienziati a suggerire che i primi continenti del nostro pianeta non sono stati formati dalla subduzione in un moderno ambiente di placche tettoniche, come si pensava fino ad oggi.
Infatti, potrebbero essere stati creati con un processo completamente diverso. L’articolo scientifico con i risultati è stato pubblicato in Geology il 19 giugno.
I ricercatori hanno misurato il ferro e gli isotopi di zinco nelle rocce provenienti dal centro della Siberia e il Sud Africa e sono giunti alla conclusione che la composizione di queste rocce potrebbe aver formato un ambiente di non subduzione.
Il leader della ricerca Luc-Serge Doucet ha affermato che i primi continenti si sono formati nella storia antica della Terra più di tre miliardi di anni fa, ma la loro composizione è ancora una questione aperta. “Ricerche precedenti avevano suggerito che i primi supercontinenti erano formati dalla subduzione e dalla tettonica delle placche, ovvero quando le placche terrestri si muovono l’una attorno all’altra, modellando montagne e oceani“, ha spiegato il ricercatore.
Lo studio
Questo nuovo studio ha scoperto che la composizione chimica dei frammenti di roccia “non era coerente con ciò che normalmente vedremmo quando si verifica la subduzione“.
“Se i continenti fossero formati da subduzione e tettonica a zolle, ci aspetteremmo che la proporzione di isotopi di ferro e zinco sia molto alta o molto bassa, ma le nostre analisi mostrano che la proporzione di isotopi era simile a quella trovata nelle rocce senza subduzione“, ha spiegato Doucet.
Per ottenere questi risultati, il team ha utilizzato una tecnica relativamente nuova – nota come metodo non tradizionale dell’isotopo stabile – che è stata utilizzata per identificare i processi che hanno formato le rocce continentali e il mantello.
